Qualcuno sicuramente dirà che "spaccatutto" Roland Emmerich colpirà ancora. È infatti notizia di questi giorni che il regista e ideatore di film decisamente poco intimisti come Stargate, Independence Day, Godzilla, The day after tomorrow, sarà il regista (dell'episodio pilota) e produttore esecutivo per conto di Slingshot Global Media di una nuova serie tv dal titolo, per ora provvisorio, di New Angeles. Una serie il cui soggetto, per quanto è uscito finora, è di ispirazione decisamente cyberpunk, con più di qualche debito nei confronti della trilogia di Matrix.

Siamo in un futuro imprecisato in cui esiste e prospera una comunità virtuale, un vero e proprio mondo alternativo chiamato New Angeles. Ed è in questa realtà che si rifugia il protagonista della serie, un ragazzo oppresso dalla quotidianità e che nel mondo virtuale trova il modo di esprimersi, cambiando identità e diventando ciò che non può essere nella realtà. Ma non tutto ciò che succede in New Angeles rimane lì confinato, e presto il protagonista si troverà a che fare con un mistero che avrà conseguenze per la vita sua e dei suoi cari.

A scrivere il soggetto della serie è stato Gregg Hurwitz, autore di numerosi bestseller polizieschi e di comic books, nonché autore e produttore di V, il poco fortunato remake della serie degli anni ottanta V - Visitors. Ciò che suscita un certo interesse è che nella produzione della serie sarà coinvolto anche Keanu Reeves, mai dimenticato protagonista della suddetta trilogia, attraverso la sua Company Films. Non è chiaro però se Reeves si limiterà alla produzione o parteciperà in qualche modo anche come attore.

L'entusiasmo di Emmerich è evidente: "Gregg è uno scrittore incredibilmente fantasioso e non vedo l'ora di dare vita alle sue idee per lo show. È eccitante avere l'opportunità di portare sul piccolo schermo un progetto enorme come questo, in un momento di rapidi cambiamenti per la televisione". Perché a quanto sembra anche New Angeles potrebbe arrivare sui canali di distribuzione streaming come Netflix, oltre che sui tradizionali network via cavo. Vedremo se le atmosfere virtuali alla Matrix riusciranno a sopravvivere alla visione "roboante" a cui Emmerich ci ha abituati.