Postato qualche mese fa su Youtube e Vimeo, Azarkant è un'ulteriore testimonianza di quanto si possa fare oggi con una buona immaginazione, le giuste competenze e un computer.
Il corto è ambientato in un lontano futuro in cui un gruppo di astronauti viene spedito in una missione decennale per scovare nuove forme di vita nell'universo (una formula già sentita da qualche parte…). Durante il viaggio incontrano un'astronave alla deriva nell'orbita di un pianeta misterioso. Gli astronauti si preparano allo sbarco in preda all'emozione: sono di fronte all'arca spaziale usata per la Grande Migrazione dell’umanità oltre seicento anni prima? Non sanno ancora che nelle profondità dell'astronave si nasconde una minaccia che va al di là della loro immaginazione.
Al di là del merito sull'originalità o meno della storia, il corto colpisce per la sua qualità visiva e la profondità del dettaglio. Il suo autore è il russo Andrey Klimov da Naberezhnye Chelny, città a 225 km da Kazan, capitale della Repubblica Autonoma del Tatarstan. Anni 23, esordiente assoluto, studente presso una scuola di arte & design locale con specializzazione in computer grafica, anche se per molti aspetti si dichiara autodidatta. Mesi di lavoro e studio per capire a fondo vari software quali AfterEffect e Fusion, padroneggiare il rendering, il matte painting, il rigging, il composting e il rendering. Per la trama, si è ispirato ad Alien ed Event Horizon.
Con tutto il bagaglio di idee e strumenti, Klimov si è messo al lavoro nel tempo libero e ci ha messo qualche anno, salvo poi dichiararsi insoddisfatto del risultato finale perché "la massima qualità nel rendering sul mio computer personale è semplicemente fuori portata, per cui il risultato finale ne risente". Per la cronaca, stiamo parlando di PC con un processore Intel i7 930 e 6 Gb di RAM con una produzione di materiale che ha superato i 200 giga. Ed ecco il risultato finale, sicuramente promettente, anche se il giovane Klimov spera di poterlo sviluppare in qualcosa di più grande.
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