Giovedì 19 giugno è stato il giorno del ritorno della fantascienza su Syfy: non solo con la partenza della stagione 2 di Defiance, ambizioso crossover tra un videogame persistente online e una serie tv, ma anche per l'arrivo dell'apocalittica Dominion, basata sul film Legion che vedeva come protagonista Paul Bettany e Adrianne Palicki.
Ma come si passa dal film alla serie, cosa dobbiamo aspettarci da questa guerra biblica e fantascientifica insieme? Il sito Hollywood Soapbox è andato a chiedere direttamente alla fonte, ovvero a Vaun Wilmott, uno dei produttori esecutivi della serie: "Quando ho visto il film e il conflitto tra l'arcangelo Gabriele e Michele per il destino di quel bambino, ecco quel triangolo era per me lo spunto da cui far partire la serie".
Ma il film era solo l'inizio della storia: "Mi sono chiesto: se cominciassimo 25 anni dopo e quel bambino fosse cresciuto? Dove sarebbe? Ma soprattutto, cosa sarebbe, cosa starebbe facendo? E da qui si è spalancata l'evoluzione della loro storia".
Malgrado Dominion sia accoppiato a Defiance, Wilmott pensa che i due telefilm non potrebbero essere più diversi: "Certo è un mondo distopico pieno di disperazione, disordini e distruzione, ma c'è anche speranza. Noi umani abbiamo vinto la guerra".
Nel mezzo della devastazione totale qualcosa è tornato a crescere: "Abbiamo costruito questa città, creato questa muraglia intorno a quella che era Las Vegas. Abbiamo l'acqua, l'energia e le torri agricole che producono cibo. All'interno delle mura, il mondo è protetto e ha ristabilito una parvenza di civiltà. Anche se ci sono comunque problemi e accadono cose terribili".
Per lo sceneggiatore, "in fondo è la storia del viaggio di un eroe e io ci vedo i semi della speranza. Anche gli angeli, sono esseri che hanno libero arbitrio, possono scegliere e commettere errori".
Il vero tema della serie è profondamente umano: "Per me il concetto di fondo del telefilm è il tema del padre assente. Tutti i personaggi devono fare i conti con il fatto che dio, il padre, è scomparso abbandonandoli a loro stessi. E ora i bambini litigano, si dividono in buoni e cattivi".
Ma come si passa da un film a una intera serie tv? "Con i film hai quelle due ore che di fondo controllano l'andamento della storia, hai un inizio, un proseguimento e una fine. Ma con un telefilm hai la possibilità di esplorare le sfumature, capire perchè i personaggi compiono quelle azioni e puoi realmente vederli cambiare in modo interessanti nel corso della storia."
E questo è soprattutto vero con le due fazioni in gioco: "Come Gabriele/Carl Buekes e i suoi avversari. Puoi disprezzarli per quello che fanno e hanno fatto, ma ho voluto che ci fosse un nucleo di fondo che servisse a comprendere da dove arrivano, cosa li spinge ad agire in quel modo".
Non sono affatto personaggi monodimensionali: "Non sono mostri, hanno un punto di vista che puoi capire. E potresti pensare: ho capito perché fanno quello che stanno facendo, o almeno perché pensano di doverlo fare. Per cui a volte i cattivi diventano buoni e i buoi diventano cattivi, ci saranno molti cambiamenti nei vari schieramenti".
In attesa di scoprire l'eterna, fantascientifica lotta tra il bene e il male, vi lasciamo con la gallery, i trailer e il making of di Dominion:
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