Produciamo troppa immondizia e facciamo fatica a smaltirla. Ma se continuassimo così, come potrebbe essere il nostro futuro? Ettore Biondo prova ad immaginare una risposta nel suo corto LV-225. Girato a Napoli, parla di una città futura in cui gli abitanti vivono all'ombra di una colonna di immondizia che sembra raggiungere il cielo. Sullo sfondo di un paesaggio quasi più desertico che urbano, i pochi rimasti si aggirano per le strade con maschere sul volto, dal momento che l'aria è ormai irrespirabile. Sono in pochi perché l'umanità è partita in cerca di un luogo dove iniziare una vita migliore. Un uomo, rimasto indietro, scrive una lettera al suo amore fuggito.
Sono queste le premesse per i toni poetici e malinconici del corto sbarcato qualche giorno fa su Vimeo, al termine di una lunga corsa con tappe in molti festival internazionali. Vincitore della sezione "Cortissimi" al Retro Film Festival 2013 di Perugia, LV-225 è stato selezionato per il Cannes Short Film Corner 2013, oltre ad avere partecipato al Philip K. Dick Film Festival e vari altri eventi, fra cui anche il Napoli Film Festival, edizione 2013.
Realizzato a budget zero, LV-225 è una produzione tutta italiana, ideata e diretta da Ettore Biondo, sceneggiata da Francesca Fichera. Assistente alla regia Fausto Vernazzani, 3D sculptor e lighting TD Gioele Fusaro e voce narrante di Francesco Troccoli (autore del recente romanzo Falsi Dei). Interessante il mix di girato ed effetti speciali. Fra l'altro, per chi fosse curioso, proprio sperimentando sul confine fra live action, 2D composting e animazione 3D, Biondo ha realizzato un precedente corto intitolato Panta Rei. Il link a quest'ultimo è nelle Risorse in rete. Qui sotto LV-225.
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