La CW è una rete dai grandi paradossi: dopo il suo passaggio dal nome Warner Bros Television a quello attuale, gli executive decidevano che il target di riferimento sarebbero stati i teenager. Non che prima non lo fossero, ma per un lungo periodo diventarono il solo pubblico di riferimento dell'emittente. Almeno fino al momento in cui cominciò un periodo di diversificazione, per cui accanto a serie di ritorno come 90210 e Merlose Place (già cancellate per fortuna), faceva la sua comparsa Nikita, che di teenageriale aveva ben poco. Poi, dopo il successo decennale di Smalville arrivava Arrow, più un vigilante che un supereroe e più vicino al Batman di Nolan che al tono con cui erano narrate le origini di Superman.

Oggi questa strana dicotomia si manifesta con due titoli. Il recente Star-Crossed, che dietro un plot fantascientifico nasconde (ma neanche tanto) un tono alla Twilight, peraltro registrando rating imbarazzanti (0.3 nella fascia 18-49 sono pochi anche per la CW) e la neonata The 100, che fin dai promo rilasciato nei mesi scorsi mostrava di appartenere al lato più adulto dell'emittente, pur mettendo in scena teenager.

La serie ha debuttato mercoledì 19 marzo, con recensioni decisamente più positive della serie gemella appena citata, ma sopratutto con un ottimo (per l'emittente) rating di 0,9 punti nella fascia 18-49 anni e 2 milioni 660 mila spettatori che, se possono sembrare pochi rispetto alle emittenti più blasonate, rappresentano un risultato notevole per la CW, al pari dei ratings medi di Arrow.

Jason Rothenberg è lo showrunner semi-esordiente del telefilm, che ha creato basandosi sull'omonimo romanzo della scrittrice new yorkese Kass Morgan e il cui sequel è previsto (negli Usa, da noi il primo romanzo è inedito) a settembre di quest'anno. La storia è ambientata 97 anni dopo che un'apocalisse nucleare ha spazzato via l'intera popolazione terrestre e reso il pianeta inabitabile.

I 400 sopravvissuti si trovavano nello spazio quando le testate avevano posto fine al pianeta, su una dozzina di stazioni spaziali poi collegate tra loro per formare una sorta di arca in cui potessero vivere per tre generazioni.

Quando la storia comincia, le risorse a bordo dell'arca sono in via di esaurimento, motivo per cui viene deciso di far sbarcare sul pianeta i più problematici tra i teenager presenti nelle celle di detenzione, per due motivi: avere meno bocche da sfamare e usarli come cavie per testare l'abitabilità della Terra.

Del gruppo fanno parte Clarke Griffin/Eliza Taylor, figlia del capo del settore medico dell'arca Abby/Paige Turco (Person of Interest) che diventa rapidamente il centro della storia, pur rimanendo ai margini della comunità che va rapidamente formandosi tra i 100 spediti sulla terra.

Ad assumerne il comando è Bellamy Blake/Bobby Morley, mentre la sorella Octavia/Marie Avgeropoulos preferisce far parte del resto del gruppo, ma condivide la natura ribelle del fratello, che tanto li accomuna quanto li porta a scontrarsi. Clarke trova supporto e aiuto in Finn/Thomas McDonnell e Jasper/Devon Bostick. A bordo dell'astronave troviamo al comando Isaiah Washington, ovvero il Cancelliere Jaha e Henry Ian Cusick (volto di culto di Lost), ovvero Kane, il secondo in comando.

I primi episodi, così come li ha raccontati Cinema Blend, si dividono tra gli abitanti dell'arca che cercano di gestire le sempre più esigue risorse e Abby che controlla lo stato di salute dei ragazzi spediti sulla Terra. L'unico modo per accertarsi che siano ancora vivi sono i braccialetti che portano ai polsi, non esistendo un modo per comunicare direttamente. Jaha deve invece prendere decisioni drastiche per gestire la situazione sempre più precaria sull'arca.

Sulla Terra, i protagonisti devono sopravvivere a un pianeta che si dimostra più o meno abitabile, ma anche imprevedibile e pericoloso. L'armageddon nucleare ha lasciato più di un segno permanente. Ci sono pericoli a ogni angolo, alcuni dei quali vengono mostrati in modo disturbante poco dopo lo sbarco sul pianeta.

Secondo Cinema Blend, i cui redattori hanno ricevuto più episodi da visionare in anteprima, se nei primi episodi la serie può essere definita solo buona, dal terzo in avanti c'è un evidente cambio di ritmo e più drammaticità, che eleva di molto il giudizio sul potenziale della serie. Questo perché dover seguire i due mondi (arca, comunità sul pianeta) e le varie sottotrame richiede un sviluppo narrativo più complesso dei telefilm tradizionali, ma una volta scattata la molla del coinvolgimento narrativo, la serie decolla velocemente.

La parte sulla Terra deve molto a Il signore delle mosche, nella rappresentazione dei tentativi di governare o non governare la società che va formandosi, con l'aggiunta di elementi distopici/post-apocalittici e futuristici. La storyline dell'astronave ha un tono alla Battlestar Galactica, in parte ovviamente per l'ambientazione, ma anche per l'aspetto della lotta per la sopravvivenza al suo interno. Dovranno essere prese decisioni difficili su entrambi i lati, che mostreranno la vera personalità dei personaggi coinvolti.

E sì, essendo una serie della CW, non può mancare un accenno di love story, ma la serie rimane fedele al suo spunto narrativo principale, ovvero ragazzi abbandonati a se stessi su un pianeta inospitale, con abbastanza azione, sfide e brividi da mettere in secondo piano l'aspetto sentimentale e il clichè dei teenager malmostosi.

Il sito conclude dicendo che The 100 ci prova a superare gli stereotipi associati alla rete (ovviamente Arrow a parte), sviluppando una serie a lungo arco narrativo con più sottotrame che diventano imprevedibili man mano che si evolvono creando momenti di vera tensione.

Che dite, CW può dimostrare di voler crescere? Vi lasciamo con la presentazione del telefilm, mentre nelle risorse di rete potete trovare il link alla pagina ufficiale di Facebook.