Psiche e Aurora editore ha pubblicato nelle scorse settimane il volume Futuro Anteriore · Italian Sci-Fi Graffiti di Gianfranco de Turris, un’antologia di racconti di fantascienza editi sulle principali riviste degli anni Sessanta. In appendice il volume è corredato da un saggio dello stesso de Turris, Uno sguardo posteriore al futuro anteriore; e Dall’astronautica alla fantascienza: Armando Silvestri, Cielo, Oltre il cielo, Au-delà du ciel di Cesare Falessi; Futuro Anteriore: storie possibili per mondi impossibili di Max Gobbo.
Il clima sociale e culturale in cui sono nati i racconti sono così spiegati da Gianfranco de Turris: «Quando scrissi La Nuova Terra e L’ultima battaglia era il 1961 avevo circa diciassette anni. Nella nascente fantascienza italiana, e sulle riviste professionali e amatoriali di quel tempo, iniziarono a delinearsi discussioni: da qui i racconti Petrus Romanus (scritto insieme all’amico Piero Prosperi), Il diagramma e Preludio (inizio di un romanzo che non finii mai). In quelle trame echeggiavano anche le situazioni personali: i primi amori, le prime delusioni, le prime angosce, i primi risentimenti, le prime amarezze, le prime crisi esistenziali: ed ecco Sirtis Minor, Racconto di Natale e soprattutto Il silenzio dell’Universo (una storia, quest’ultima, che ha anche interessato una saggista statunitense, Arielle Saiber, che lo pubblicherà in una antologia “storica” della fantascienza italiana). C’erano anche gli echi della fantascienza che si leggeva e si vedeva al cinema, ovviamente tutta roba americana».
Ma quale erano i sogni e l’immaginario dei ragazzi degli anni Sessanta? Luigi De Pascalis, lo racconta nella sua prefazione: «Sullo sfondo fantasticavamo avveniristiche stazioni spaziali, astronavi lucenti, colonizzazione di pianeti lontani, perfino incontri (e guerre, naturalmente!) con altre civiltà. Altro che San Remo, altro che DC, PCI, PSI, PLI, ecc. Noi ci sentivamo diversi: sognavamo cose diverse, avevamo gli occhi fissi sulla nuova era di cui si cominciavano a vedere i primi segni tangibili. Erano gli anni dello Sputnik 1 (1957), dell’Explorer 1 (1958), di Wernher von Braun, lo scienziato tedesco prestato (si fa per dire) agli USA, quasi un divo; e della cagnetta Laika, del primo uomo in orbita nello spazio (l’astronauta russo Juri Gagarin, 1961), dell’astronauta americano John Glenn (il primo a completare tre orbite attorno alla Terra, 1962). Tutto frutto della rivalità culturale, tecnologica e ideologica tra Stati Uniti e Unione Sovietica, sullo sfondo ambiguo della “guerra fredda”: rivalità che qualche anno dopo, con Kennedy, avrebbe portato al Programma Apollo e al primo uomo sulla luna (Neil Armstrong, 21 luglio 1969). Ebbene, noi ragazzi italiani di allora, quell’esaltante inizio d’avventura non lo vivemmo tanto attraverso le dirette tv o gli articoli sui quotidiani, quanto grazie a una rivista amatissima e seguitissima per i suoi oltre centocinquanta numeri, Oltre il Cielo. Missili e razzi».
Futuro Anteriore, oltre che per il tradizionale circuito delle librerie on-line e non, sarà proposto come testo di lettura per le scuole superiori, attraverso il laboratorio didattico “Italian Sci-Fi Graffiti”. L’idea di un laboratorio di questo tipo nacque da un’idea di Luca Leone (Psiche e Aurora editore), Gianfranco de Turris e Riccardo Valla. L’obiettivo era ed è quello di avvicinare i più giovani e i docenti a temi come: la fantascienza nella storia della letteratura italiana, la letteratura fantastica in rapporto alle discipline scientifiche, i rapporti tra etica, società, scienza e tecnica, la fantascienza nell’arte e nei videogiochi. Le attività prevedono lezioni frontali di tipo laboratoriale e interdisciplinare, l’incontro con Gianfranco de Turris, la proiezione di filmati, la realizzazione di elaborati, la visita a luoghi legati al volume.
Il libro
All'orizzonte l'infinito, come sottofondo il silenzio dell'universo. Nelle colonie del sistema solare, dove si cerca di sopravvivere a mostri ed esseri artificiali, prendono corpo i ricordi della Terra lontana. In Italia, invece, si materializza l'incubo di una terribile invasione. E ancora: battaglie spaziali, robot, missioni segrete. Futuro Anteriore è tutto questo, una raccolta di storie pubblicate sulle principali riviste di fantascienza degli anni Sessanta da un giovanissimo Gianfranco de Turris. Dodici racconti che coinvolgono e appassionano ancora oggi perché rileggono, attraverso i caratteri di un genere letterario molto amato, le speranze e le paure di una generazione di ragazzi vissuta negli anni del boom economico e poi della contestazione, come sottolinea Luigi De Pascalis nella sua prefazione.
L'autore
Gianfranco de Turris (1944) è un importante giornalista e scrittore italiano. Fra i più rilevanti studiosi italiani di fantascienza, è stato vicecaporedattore della redazione cultura del Giornale Radio RAI. Ha curato libri, collane editoriali, riviste. È autore di saggi su Tolkien e la fantascienza italiana delle origini. Tra i riconoscimenti: il Premio Saint Vincent (2004) e varie edizioni del Premio Italia.
Gianfranco de Turris, Futuro Anteriore · Italian Sci-Fi Graffiti, Psiche e Aurora, Pagg. 248, Euro 12.
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