Non capita spesso, ma ogni tanto viene pubblicato un libro che proprio non ti aspetti, un titolo che mai avresti pensato di leggere, perlomeno nella nostra lingua, e nella categoria "sorprese" possiamo dire che Brontolio dalla tomba fa la sua bella figura,.
E' vero che Robert Anson Heinlein è un autore famosissimo, un vero e proprio caposaldo della fantascienza, famosissimo e amato anche nel nostro paese, dove praticamente tutti i suoi romanzi e i suoi racconti sono stati tradotti, ma per pubblicare Brontolio dalla tomba c'è voluta una buona dose di coraggio o di passione.... o di entrambe.
Riesce difficile perfino catalogare un'opera del genere, sebbene si parli di autobiografia in realtà non si tratta esattamente di una cosa del genere, piuttosto di una selezione di lettere e scritti realizzati o ricevuti nell'arco di quaranta anni da Heinlein.
Abbastanza diffuso nel mondo anglosassone il genere letterario della raccolta epistolare non è altrettanto popolare nel nostro paese, dove peraltro ha avuto momenti di notevole diffusione, vediamo di cosa si tratta esattamente.
A partire dal 1939, praticamente gli esordi di Heinlein come scrittore, sino al 1970 Brontolio dalla tomba raccoglie lettere, appunti, discussioni, considerazioni su racconti e romanzi e note biografiche che permettono di conoscere un lato sinora inedito dello scrittore californiano.
Vediamo Heinlein discutere con gli editori, in primis John Campbell, cercare soluzioni al problema delle risposte alle lettere dei fans, analizzare le proprie opere ma anche lasciarsi andare a uno sfogo durissimo contro i giapponesi all'indomani dell'attacco a Pearl Harbour.
Insomma un Heinlein alle prese con i problemi e le debolezze che ci attanagliano tutti, preoccupato per il futuro ma deciso ad affrontarlo al meglio, con intuizioni straordinarie (si veda le considerazioni che fa sullo studio della lingua araba).
Naturalmente non esiste una trama o linee guida da seguire per la lettura se non la continuità temporale, Heinlein affronta argomenti e fatti slegati tra loro in modo imparziale, dopotutto la vita non è frutto di una pianificazione accurata.
Straordinaria la corposa sezione dedicata al "making of" di Straniero in terra straniera, piena di bozze, aneddoti e informazioni relativi al romanzo più controverso di Heinlein.
Che interesse può avere un'opera del genere, perdipiù pubblicata a decenni di distanza dall'edizione originale?
Come noto sono ben pochi gli autori discussi come Heinlein, capace a distanza di decenni dalla morte di suscitare feroci dibattiti tra gli appassionati per alcune sue opere.
Brontolio dalla tomba permette di conoscere meglio filosofia e idee del controverso scrittore, illuminando l'uomo dietro allo scrittore, solo per questo riveste un certo interesse per un appassionato di fantascienza.
A questo punto devo dire che di Heinlein io leggerei anche la lista della spesa, per cui il mio giudizio è decisamente di parte, ma questo libro mi è davvero piaciuto.
Heinlein sapeva scrivere e il suo talento rende piacevole leggere anche una semplice lettera, il modo con cui espone le sue idee è brillante come al solito.
In definitiva un'opera che gli appassionati di Heinlein (ma non solo) dovrebbero assolutamente avere, anche solo per assaporare frasi come questa:
"Ci sono cinque cose che vale la pena dipingere, di queste quattro sono ragazze e la quinta i gatti."
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