“Ora la Miracle continua il suo viaggio controllata da Terra, procede priva di una meta sensata: senza un equipaggio quale può essere lo scopo di raggiungere il pianeta Marte? “I corpi morti degli astronauti fluttuano a gravità zero all’interno della navicella spaziale. L’immagine di quella specie di acquario funebre ammutolisce gli schermi televisivi di tutto il mondo. L’alta definizione del segnale video permette di riconoscere i cadaveri: dal giovane comandante Finch al vecchio professor Baj. “Tutto questo era stato previsto dal professor Rajendra Chandrasekhar. “Il Centro Internazionale per l’Esplorazione Spaziale ha annunciato che grazie al controllo remoto sarà possibile teleguidare il rientro dell’astronave Miracle. Le spoglie mortali degli eroici Precursori torneranno tra noi. Eseguire l’autopsia sulle salme e analizzare la navicella spaziale permetterà di comprendere le cause del tragico evento.

“Rajendra Chandrasekhar afferma che la causa di quelle morti è evidente. Chiara. Lampante.

“Polemiche al Palazzo delle Nazioni Unite per la decisione di far tornare a casa la Miracle. Non sono pochi i delegati ad avanzare dubbi sul rientro. Si teme la presenza a bordo dell’astronave di una qualche non determinata minaccia. Se un virus alieno si annidasse all’interno della navicella spaziale sarà necessario un lungo periodo di quarantena preventiva.  

“Il Presidente del Comitato per l’Esplorazione Spaziale ha rassegnato le dimissioni. Ha dichiarato che la colonizzazione extraterrestre si è rivelata un sogno irrealizzabile e che bisogna tornare a occuparsi del nostro pianeta. Salvarlo dal disastro. Dichiara che fonderà un nuovo movimento politico planetario denominato Innerspace, direttamente ;;;;;ispirato alle verità rivelate da Rajendra Chandrasekhar.

Rajendra Chandrasekhar stava cercando se stesso e si trovò sul Canale TopNews. Sapeva che a quell’ora avrebbero trasmesso la sua ennesima conferenza stampa, registrata nel pomeriggio. Sedette su un tappeto a gambe incrociate, osservandosi sullo schermo.

Si era presentato agli studi televisivi con indosso un saio color avorio. Lo avevano accolto come un profeta. Aveva parlato come un maestro.

“Pochi giorni fa l’ONU ha deciso il rientro sulla Terra della Miracle, invertendone finalmente la rotta. Purtroppo solo il sacrificio degli eroici Precursori ha rivelato alle grette menti che ci governano l’assoluta verità delle mie parole. Ma il loro sacrificio non sarà inutile. Ora l’umanità ha capito che Gaia è l’anima del mondo! Gaia, il nostro pianeta, è la nostra sola fonte di vita. Allontanarsi da Gaia significa allontanarsi da noi stessi, significa morire. 

“Il centro della Terra è il cuore dell’umanità. L’anima di ogni singolo uomo è lì. Lo spirito di vita, la scintilla che distingue un corpo inerte da un corpo vivo è racchiusa nel cuore del pianeta. Gli esseri umani traggono vita dal pianeta che li ospita e se si allontanano troppo da esso, muoiono. Come ormai è evidente a tutti, la mia non è una metafora poetica: esiste concretamente un raggio massimo di distanza dal centro della Terra oltre il quale non si può andare. Un raggio che, ora lo sappiamo con esattezza, misura quattordici milioni di chilometri! È un cordone ombelicale, una catena vitale che ci lega alla Terra Madre, un guinzaglio che non possiamo recidere. Si tratta di una evidenza scientifica!

“Qui su Gaia gli uomini muoiono perché l’anima se ne va dal corpo, nello spazio essi muoiono perché il corpo se ne va dall’anima.

“Dobbiamo abbandonare i sogni di esplorazione spaziale e  tornare a occuparci di Gaia: è l’unica Terra che abbiamo! Dobbiamo tutelarla o saremo condannati a morire”.

Il guru era soddisfatto, il messaggio stava penetrando nei cuori e nelle menti. La parola diveniva verità. Mancava solo l’atto conclusivo, la prova definitiva. Il miracolo.

Si sollevò dal tappeto andando a versarsi da una brocca un bicchiere di tè verde. Vi aggiunse del bourbon.

Il Canale TopNews ora trasmetteva un dibattito giornalistico. Nessuno osava contraddire il guru. Se ne compiacque e tornò sul tappeto, davanti allo schermo televisivo, certo che presto avrebbero annunciato la notizia. Quella che avrebbe definitivamente indirizzato l’umanità verso il futuro. Un nuovo futuro.

Non dovette attendere molto.

La notizia.

“I Precursori sono tornati in vita! Nell’istante in cui l’astronave Miracle è rientrata all’interno del raggio vitale di Gaia, quattordici milioni di chilometri, gli astronauti sono tutti tornati in vita nel medesimo istante. L’Anima Mundi li ha nuovamente accolti. Sono risorti. Resuscitati!”.

Estasiato, Chandrasekhar tracannò bourbon senza travasarlo in inutili tazze di té.

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