Un'iterazione di NeXT carica di riferimenti, questa, e di rimandi sottili a gran parte dello scibile umano e all’immaginario fantastico, uniti verso nuove consapevolezze che tutti, da queste parti, amiamo in ogni declinazione. L’accerchiamento di questo numero al concetto stesso che tutto è uno e che uno è tutto, che i connettivisti promulgano da tempo, è potente, senza frontiere e – so, non dovrei essere io a dirlo – con questo fascicolo diNeXT la pulsione verso un nuovo unito diviene evidente, lampante, conclamata.
Francesco D’Isa torna a illustrare le attività dei connettivisti con una selezione della sua graphic novel I., uscita nel novembre 2011.
Nuovi ingressi nella line-up redazionale: Marco Rossi Lecce, Pier Luigi Manieri e Salvatore Proietti, che curano rubriche di approfondimenti sul Futurismo, sul mondo esterno al Connettivismo e sugli autori significativi della SF italica che, purtroppo, non sono più tra noi; si parla quindi delle testimonianze degli ultimi futuristi viventi alla fine dei ‘70, di Christopher Nolan e di Lino Aldani.
Facendo riferimento a quest’ultimo articolo ci riallacciamo a un gran lavoro che X ha suddiviso in due parti (la prossima puntata sull’iterazione 19) intitolata, esplicativamente, Mappa del futuro – SF dal 1984 a oggi, pezzo inquadrato in un ulteriore nuovo spazio chiamato Distance. X continua anche a curare la rubrica Tempi moderni, con ulteriori approfondimenti sul mondo olografico.
7di9 ha scandagliato il continuum recente alla ricerca di significative guglie di comprensione estratte dalla quotidianità, connettivista ed esterna al Movimento, e ne parla in Frame e in Interazioni, e Lukha B. Kremo in Bit_Mood spiega meglio i Throbbing Gristle, storica formazione musicale di frontiera che ha sperimentato l’esoterismo, il genere Industrial, il noise e manciate di altre discipline tutt’altro che pop.
Kosmos in HolYsTolk indaga sulle connessioni tra Connettivismo e Crespuscolarismo mentre Manex parla, nell’ambito dell’editoria a fumetti, di crowdfunding e di altre facezie.
Dottore in Niente discute amabilmente su Il “Telesio” olografico di Franco Battiato e la teoria dell’universo-ologramma, eLogos nella sua consueta e poderosa Ermetica Ermeneutica racconta di La Soglia e l’Oltre nella poesia di Lars Gustafsson; Peja nel Postarchitectural Research esamina la necessità della postarchitettura di usare nella ricerca e nelle costruzioni L’antidoto immaginario.
Galessio, in Avant-Garde, prende in esame il nuovo Movimento artistico denominato Loverismo, mentre in Ex-Cell Black M e Antonio Syxty analizzano Cosmopolis, il film che tante implicazioni cerebrali ha comportato nell’immaginario collettivo.
Chiudono il numero Kosmos, per la rubrica La mattinata dei maghi, con Archetipi, sacro e notte cosmica; pykmil, con la rubrica Work dedicata a un compendio dei suoi lavori usciti per EDS, e le consuete Connessioni, con i versi di Abate degli Stolti, Andrea Leonessa e Sandro Battisti.
Il prezzo di copertina è stato portato a 6 euro, ma la ricchezza dei contenuti vale molto di più. Per acquistare un numero scrivere a cybergoth@domist.net.
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