Il 2013 è stato un anno terribile, oltre che per la crisi economica persistente, anche in ambito fantascientifico, visti i numerosi lutti che si sono susseguiti e di cui abbiamo dato conto su questo sito. Purtroppo il 2014 non è iniziato meglio: pochi giorni fa si è spento a ottantaquattro anni Neal Barrett Jr., uno degli ultimi grandi vecchi della fantascienza nonché autore poliedrico e versatile, finalista nel 1988 al Nebula Award e nel 1989 al Premio Hugo con il romanzo breve Ginny Sweethips' Flying Circus, e infine nominato nel 2010 Autore Emerito dalla Science Fiction and Fantasy Writers of America.
Nato a S. Antonio, in Texas, nel 1929, e trasferitosi poi in Oklahoma, Barrett esordì nel 1960 sulla rivista Galaxy con il racconto To Tell the Truth, apparso l'anno dopo anche sull'edizione italiana della mitica rivista con il titolo Per dire la verità. Per un intero decennio Barrett scrisse e pubblicò parecchi racconti, spaziando dalla fantascienza al fantasy, dall'horror al noir, prima di arrivare al romanzo d'esordio del 1970, The Gates of Time. Da allora è stato un continuo alternarsi tra romanzi, romanzi brevi e racconti, distribuiti praticamente tra ogni genere letterario esistente e parecchi pubblicati anche sotto pseudonimo, a cui si aggiungono numerose sceneggiature per comic books. In Italia venne pubblicato per intero il suo ciclo di Aldair, oltre al romanzo distopico C'era una volta l'America e la novelization del film Dredd. La legge sono io, una tra le varie altre opere ambientate in universi narrativi consolidati, come quelli di Babylon 5, Spider-Man e Dungenons and Dragons.
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