Senza spoilerare eccessivamente vi troverete, poi, a fare i conti con un rapporto padre/figlio contrastato, quello del protagonista nei confronti del genitore scomparso (Morto? Nascosto?) e (ovviamente) ad assistere alla manifestazione e alla crescita dei poteri di Stephen sul quale pare pesare la responsabilità di essere “il prescelto” (il che contrapponendolo a una serie di cattivoni in completi scuri fa molto Matrix, vero?).Personalmente penso che la serie potrà avere un buon successo presso il pubblico giovane visto che ci sono tutti i temi adeguati e anche lo sviluppo delle storie è di buona fattura. Per ora (episodio numero nove della prima serie) non c'è alcun riferimento o coinvolgimento di civiltà aliene e pianeti da salvare come accadde nella serie madre inglese e l'attenzione sembra più volta a esplorare i rapporti interpersonali tra i personaggi e l'evoluzione di ciascuno nel suo “spazio interno”.Questo non vuol dire che gli effetti speciali o le sequenze di azione siano tirate via, anzi possiamo dire che l'attenzione all'azione è quantomeno pari a quella del family drama. Essendoci ovviamente due schieramenti contrapposti il gioco più intrigante è quello dei personaggi che cercano di tenere il piede in due staffe e in quasi tutti gli episodi ci sono svolte della storia abbastanza interessanti.Questo costituisce il punto di forza che può spingere a seguire la serie anche quelli come me che non si sentono più tanto empatici con adolescenti in crescita in sospetto di sindrome psicotica quando invece sono solo la nuova soglia dell'evoluzione umana.Quindi, ancora una volta, vi invito a seguire almeno i primi nove episodi prima di decidere se chiudere o meno con le vicende di Stephen e dei Tomorrow People.E in ogni caso, così solo per identità del titolo, finito di leggere l'articolo andate ad ascoltare l'omonima canzone di Ziggy Marley, che con la serie non c'entra assolutamente, ma è comunque gradevole.
The Tomorrow People
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