Quando nel 2009 District 9 debuttò al cinema, il giovane regista Neill Blomkamp, di origine sudafricana, era un quasi sconosciuto in arrivo dal mondo pubblicitario, eppure il suo film era tutto fuorché un'avventura patinata e senza sostanza.
Da poco è uscito anche da noi il suo nuovo capitolo cinematografico, Elysium, scollegato da District 9 (di cui da tempo si favoleggia un sequel), ma di cui porta avanti il tratto distintivo, motivo per cui il sito Moviefone ha voluto raccontare a chi si sta per andare a vivere l'odissea di Matt Damon in quale mondo verrà catapultato.
1. Non va tanto per il sottile
La prima cosa da sapere è che si tratta di un film di fantascienza fortemente politico, in cui l'immigrazione, la riforma sanitaria, il movimento Occupy e l'atteggiamento americano in medio oriente vengono messi sotto analisi.
2. È molto violento
Il tono sanguinario di Blomkamp visto in District 9 è rimasto inalterato, motivo per cui Elysium è un orgoglioso rappresentante della categoria R-rated (che sarebbe l'equivalente di vietato ai minori, cosa però da noi non accaduta). Il film è costantemente violento, anche se in uno dei momenti più dichiaratamente spiacevoli, ovvero quando a Damon viene impiantata l'armatura, il montaggio fa in modo di glissare sulle parti più disgustose.
3. Matt Damon è bravissimo
Damon interpreta Max, un orfano che vive in una Los Angeles che sembra più una Città del Messico (dove il film è stato girato) bombardata. Il percorso di Max è complesso: comincia come un bastardo egoista e finisce con l'essere quasi il salvatore del pianeta. E Damon costruisce questa evoluzione in modo misurato e discreto, purtroppo il suo rapporto con Frey (Alice Braga) è meno sviluppato e sembra più meccanico che spontaneo.
4. Jodie Foster invece no
Per qualche ragione, il freddo capo della sicurezza interpretato da Jodie Foster non funziona. Dovrebbe essere francese ma usa un accento mai sentito prima (che comunque si perde col doppiaggio) e ha motivazioni incomprensibili. Lei marcia all'interno della stazione spaziale facendo cose terribili e con dialoghi recitati in modo così freddo che ci si aspetta un colpo di scena in cui si scopre che è un robot. L'attrice ha sempre inserito un aspetto umano nei suoi personaggi, ma qui non ci prova neanche. (Parere di Moviefone)
5. Gli effetti visivi sono più che impressionanti
Tutti gli effetti speciali sono creati in modo assolutamente realistico: i robot con cui Max interagisce sembrano vivi ed Elysium è così splendidamente visualizzata che ti sembra di poter sentire l'odore di erba appena tagliata.
Anche se il film è pieno di astronavi, robot e pianeti artificiali, gli effetti sono sempre sottili, il che li rende ancora più impressionanti.
6. Il film soffre di demenza nel suo terzo atto
Il film esce completamente dai binari nella parte finale e mentre non è chiaro se la follia funziona, ti ritrovi comunque a rispettarla se non altro per il coraggio dimostrato. Fa comunque piacere che un film cupo come Elysium si concluda con una nota positiva.
7. Shartlo Copley è pazzo
Shartlo Copley, già protagonista di District 9, interpreta Kruger, un terrificante agente di Jodie Foster. Il suo corpo è ricoperto di slot in cui può inserire qualsiasi tipo di macchinario. Il suo accento sudafricano che sembra un ruggito e la barba incolta lo rendono ancora più minaccioso. E anche se verso la fine Kruger prende una piega ancora più bizzarra e a volte sembra far parte di una storia che non c'entra niente con quella che lega Damon e la Foster non puoi fare a meno di odiarlo con amore, o amarlo con odio.
8. William Fichtner fa di nuovo il cattivo
Nello sfortunato Lone Ranger, il cattivo interpretato dall'attore era un omicida cannibale, qui il tono è dell'uno per cento rispetto al film di Verbinski, ma entrambi sono estremamente cattivi e portati alla vita da uno degli attori più bravi di questa generazione
9. La trama è contorta e il montaggio non aiuta
Spiegare il plot di Elysium rovinerebbe il piacere di scoprirlo e probabilmente vi confonderebbe. Ma va detto che è contorto in modo non necessario, al punto che in ogni sequenza accadono contemporaneamente 15 cose diverse.
Un regista come Christopher Nolan riuscirebbe a gestire meglio una struttura del genere grazie alla sua esperienza, ma Blomkamp ci salta dentro senza paracadute e non aiuta che il montaggio sia spesso assurdo, con scelte folli in quasi tutte le scene. Ogni inquadratura doveva durare qualche secondo in più.
10. Non è intrattenimento senza pensieri come Pacific Rim
Se cercate un po' di puro divertimento scegliete gli Jaeger di Del toro, perché Elysium richiede un margine di attenzione molto più elevato e molte situazioni rimangono poco chiare, volutamente.
Per farvi prendere la decisione finale, eccovi il trailer del film.
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