Come di consueto l'Urania Millemondi estivo presenta l'antologia Year's Best SF, a cura di David G. Hartwell e Kathryn Cramer. Dopo un'operazione che ha visto coinvolte diverse testate mondadoriane, Millemondi è ora in grado di pubblicare la raccolta con un ritardo minimo rispetto all'edizione originale, in pratica solo i tempi tecnici di traduzione. Ciò permette agli appassionati di seguire l'evoluzione della fantascienza nella sua forma breve senza dover aspettare diversi anni; l'impressione che si ricava da questo numero è decisamente positiva.
Molti i racconti intriganti, con ambientazioni come la post-singolarità o il post guerra fredda. Diverse le storie con protagonisti adolescenti, come il lungo racconto finale di Carolyn Ives Gilman, uno dei migliori del volume. Anche in questo numero autori famosi o alle prime armi danno vita a un mosaico di ottime storie; anche se il 2011, come spiegato nell'introduzione, è stato un anno difficile per l'editoria statunitense, la fantascienza si dimostra ancora vitale e capace di interessare.
I curatori
David G. Hartwell è nato nel 1941 e cura da tempo una collezione in cui presenta i migliori racconti e romanzi brevi dell'anno. Kathryn Cramer, nata nel 1962, ha curato antologie di hard sf, fantasy (The Year's Best Fantasy) e horror (Walls of Fear), ma ha scritto anche alcuni racconti.
La quarta di copertina
Il perfetto manuale per classificare le razze aliene è quello che le suddivide a seconda del modo che hanno scelto per viaggiare nello spazio (Alfabeto vettoriale dei viaggi interstellari di Yoon Ha Lee). C’è una storia che nessuno aveva ancora immaginato? L’amore fra due veggenti (è nel racconto di Charlie Jane Anders). Le invenzioni sono una bella cosa, ma alcune possono mettere a repentaglio la specie umana: Obediah Polkinghorn è l’uomo che le aiuta a scomparire (In cronaca, Neil Gaiman). Quando l’effetto serra sarà arrivato al culmine e la civiltà scomparsa, cosa resterà? Ma la civiltà, naturalmente, quella solo un po' più catastrofica immaginata da Bruce Sterling in uno dei suoi racconti più toccanti. E per chi non si accontenta ancora, raccomandiamo un viaggio in Kazakistan in compagnia di Il Fantasma di Laika, un thriller fantascientifico ad alto potenziale.
Il fantasma di Laika a cura di di David G. Hartwell e Kathryn Cramer (Year's best SF 17, 2011), traduzione di Marcello Jatosti, Urania Millemondi 64, pp. 486, Euro 7,50
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