Dopo aver annunciato a febbraio che una serie di cinque francobolli sarebbero stati dedicati a grandi scrittori di fantascienza, le poste statunitensi (USPS) sembra abbiano lasciato cadere l'iniziativa. Secondo la rivista Linn's Stamp News l'uscita della serie, prevista per il mese di luglio, è finita nel dimenticatoio.
Già nel 2004 Gordon Van Gelder, direttore di Fantasy & Science Fiction
aveva lanciato una campagna perché venisse emesso un francobollo dedicato alla memoria di Isaac Asimov. Quando sembrava che l'iniziativa potesse concretizzarsi addirittura con altri quattro autori, oltre al Buon Dottore, ecco la doccia fredda.
Gli appassionati di filatelia potranno consolarsi con i cinque francobolli dedicati ai fari della nuova Inghilterra, quelli di fantasy possono sperare nel francobollo di Harry Potter (anche se da qui a ottobre tante cose possono succedere), ma gli appassionati di fantascienza si sono arrabbiati parecchio.
La protesta è montata sino all'organizzazione di una raccolta di firme, si spera almeno 100.000 entro il 6 agosto, da portare alla Casa Bianca in modo da convincere il presidente Obama a togliere i francobolli dal triste cassetto delle cose mai realizzate. Chris Barkley, dal blog File 770, non si è limitato a chiedere la stampa dei francobolli previsti, quelli di Isaac Asimov, Ray Bradbury, Philip K. Dick, Robert A. Heinlein e Frank Herbert, a dire il vero una bella pattuglia. Prima di tutto, secondo Barkley, prevedere cinque autori maschi sarebbe stata una negazione della grande influenza avuta delle scrittrici di fantascienza sul genere. Inoltre i cinque non erano i soli. Il popolo ha bisogno di conoscere almeno una parte della pletora di scrittori, editori e illustratori che hanno influenzato la cultura americana e mondiale negli ultimi tre generazioni.
Senza questi artisti creativi probabilmente non avremmo avuto Star Trek, Star Wars, tecniche mediche avanzate, moderni computer e software, satelliti di comunicazione o il world wide web. La richiesta di Barkley è di portare il numero di francobolli a sessanta, magari lasciando da parte i progetti sui fari e sulle battaglie della guerra si secessione. A lui il nostro in bocca al lupo. Dovesse riuscire nel suo intento, avremmo qualche appassionato di fantascienza e collezionista di francobolli in più.
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