Forse qualcosa sta cambiando, di nuovo, in casa Cameron.
Se prima il super produttore/regista/sceneggiatore aveva dichiarato fermamente di voler dedicare il resto della sua vita alla sua saga di fantascienza-western, negli ultimi tempi sta evidentemente cercando nuove direzioni e va a rispolverare progetti finiti nel limbo delle produzioni mai realizzate.
Scopriamo così che durante il TAG DF 2013, attualmente in corso in Messico, due nomi importanti si sono incontrati per discutere lo stato della tecnologia nel mondo del cinema.
Prima però va spiegato di cosa stiamo parlando: la suddetta manifestazione è una variante della più nota Comic-Con e durante il suo sviluppo si presentano film, videogames, musica e tutte le tecnologie a loro collegate.
In questo caso i due nomi presenti sulla scena erano quelli di James Cameron e di Alfonso Cuarón, di cui sta per arrivare nei cinema americani quel Gravity che vede come protagonisti George Clooney e la bravissima Sandra Bullock e di cui trovate il trailer in fondo all'articolo.
Durante la discussione, Cameron ha svelato la sua intenzione effettiva di portare al cinema la saga giapponese di Alita, precisando però che metterà in piedi la produzione solo dopo aver terminato Avatar 3.
Ora, se si considera che la data di uscita di Avatar 2 non è propriamente incisa nella pietra e che si parla di un 2017 (indicativo) per il terzo capitolo, diventa chiaro che sì, avremo Alita al cinema, ma visti i tempi biblici di produzione di Cameron, sembra probabile che si debba guardare a date come il 2020/2021, periodo al momento occupato solo dalla (ancora solo su carta) Fase 3 Marvel. (Aggiungeremmo che le possibilità che nei prossimi cinque o sei anni Cameron non cambi idea o venga affascinato da altri progetti sono abbastanza esigue).
Cameron ha anche voluto anche esprimere il suo disappunto sul modo in cui le major sfruttano il 3D al cinema. "Io penso che Hollywood non stia usando il 3D in modo corretto e il motivo è che lo fanno automaticamente. Per esempio, L'uomo d'acciaio e Iron Man 3 non dovevano esser per forza in 3D. Quando spendi 150 milioni di dollari solo in effetti speciali il film è già spettacolare, è perfetto così com'è."
Ma l'aspetto che meno apprezza è un altro: "Un conto è girare in 3D, un altro è convertire il film dopo. Dopo che Avatar ha cambiato tutto, film belli e brutti, tutti dovevano essere in 3D." Ma, soprattutto, "il problema che vedo ora è che, invece di essere un desiderio del regista, quello che vediamo è solo il desiderio delle major di fare soldi e impongono il 3D a registi che non ci trovano a loro agio o a cui proprio non piace."
Se volete vedere il video della discussione tra i due registi, potete scoprirlo qui sotto, insieme al trailer di Gravity.
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