Si autodefinisce "il grande avvilente" nel titolo del proprio blog (grandeavvilente.blogspot.it/), ma quantomeno la sua scrittura (non l'abbiamo ancora incontrato di persona) è tutt'altro che avvilente. Anzi, è una delle novità più interessanti del mondo della fantascienza italiana. Alessandro Forlani è venuto alla ribalta l'anno scorso col romanzo I senza tempo vincitore del premio Urania, ma aveva già un ricco curriculum di pubblicazioni di vario genere, critica musicale, teatrale, letteraria, racconti di storia alternativa. Dopo il premio Urania si è confermato al Premio Robot - un racconto in finale e uno segnalato - e con la pubblicazione di un'antologia di racconti di storia alternativa presso Kipple. Ora, dopo essere entrato in finale con ben due racconti, aggiunge al suo palmares anche il Premio Stella Doppia, bandito da Urania e da Fantascienza.com, alla sua seconda edizione.
Nato e residente a Pesaro, classe 1972, Forlani è laureato in Lettere Moderne e specializzato in sceneggiatura all’Accademia d’Arte Cinematografica di Bologna e presso la Scuola Holden di Torino. Ha conseguito un Master in Cultura e Gestione dello Spettacolo dal Vivo e dal 2004 è docente di Sceneggiatura e Drammaturgia Multimediale presso l’Istituto di Comunicazione Visiva Multimediale e Spettacolo dell’Accademia di Belle Arti di Macerata. Dal 2010 inoltre insegna Scrittura Creativa presso ScuolaComics Pescara e il Centro Ricerca Le Vele (Bologna).
Il racconto vincitore si intitola Materia prima ed racconta il dramma di un gruppo di operai su una stazione orbitale impossibilitati al rientro sulla Terra a causa di tagli ai costi. Sarà pubblicato su Urania in novembre.
Gli altri racconti arrivati finalisti saranno invece pubblicati da Fantascienza.com a partire da dicembre: Salto in orbita dello stesso Forlani, Il figlio dispari di Miller Gorini, Mille e non più mille di Roberto Guarnieri e Il guinzaglio di Gaia di Samuele Nava.
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