Multiplayer.it ha presentato al Salone dei Libri di Torino un nuovo romanzo dello scrittore russo Dmitry Glukhovsky, dal titolo La profezia del crepuscolo (It's Getting Darker, 2007). Ormai il nome di questo autore è conosciuto in tutto il mondo per i suoi romanzi Metro 2033 e Metro 2034. L'autore ha lasciato il racconto del nostro pianeta distrutto da una devastante guerra e degli abitanti della città di Mosca costretti a vivere nascosti delle viscere della metropolitana della città per narrare una storia che si svolge nei nostri giorni.

È la storia di un traduttore Dmitri a cui vengono dati dei fogli, non più di una dozzina, con la richiesta di tradurli. Sono fogli di una carta antica, vecchia di secoli, evidentemente strappati da un volume o da un diario. Sono scritti in spagnolo.

Il traduttore rimane affascinato dalla storia che emerge da questa parte di diario scritta forse da un conquistadores spagnolo che aveva ricevuto dal francescano Diego de Landa l'ordine di recuperare i libri sacri dei Maya. Mentre Dmitri procede nella traduzione, avvengono terribili fenomeni in natura come terremoti in Iran, uragani negli Stati Uniti, tsunami in Indonesia, siccità e incendi in Russia. I titoli dei quotidiani e dei notiziari fanno presagire la fine del mondo, predetta dall'antica e oscura profezia del popolo Maya.

Solo una persona, Dmitri, è in grado di interpretare questi segni e di inserirli in una sequenza logica di eventi, tutti collegati tra loro. Da quel momento viene coinvolto in un vortice di eventi incredibili, che lo aiuteranno a decifrare la profezia e guardare al futuro – magari a costo della sua stessa vita.

Un brano dal testo

Domanda a bruciapelo: dov'è a Mosca una via che si chiama Itzamnà?

A pensarci bene, in questa città non c'è spazio per strade, viali e piazze che possano essere intitolate a delle divinità maya. Eppure avevo in mano un biglietto con su scritto l'indirizzo «via Itzamnà, 23», ed era lì che mi aspettavano. E dalla velocità con cui sarei riuscito ad individuare quella strada, dipendeva qualcosa di molto più importante che il mio semplice destino.

È stupido pensare che sulle mappe e sulle cartine stradali di Mosca ci siano indicati tutti i vicoli e le abitazioni esistenti: qui è pieno di luoghi segreti. Però la speranza di scovare la via intitolata al più anziano del pantheon degli dei Maya non mi voleva abbandonare, e continuai a trascinare la mia lente d'ingrandimento sull'enorme carta topografica della città.

L'autore

Dmitry Glukhovsky è nato in Russia nel 1979. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università Ebraica di Gerusalemme, ha lavorato come giornalista per EuroNews TV in Francia e Deutsche Welle in Germania. È stato reporter per Russia Today, emittente satellitare disponibile via cavo, online con dirette in streaming in più di 100 paesi. Nel 2007 Glukhovsky ha ricevuto per il suo primo romanzo, Metro 2033, il premio Encouragement Award dell'European Science Fiction Society, categoria nuove promesse, nella prestigiosa cornice dell'EUROCON di Copenaghen. Oltre la sua lingua, il russo, Glukhovsky parla correntemente inglese, francese, tedesco ed ebraico.Il suo romanzo d'esordio Metro 2033, cui ha fatto seguito Metro 2034, è stato tradotto in più di 35 lingue e ha ispirato il videogioco omonimo, che ha venduto nel mondo milioni di copie facendo conoscere la sua storia a migliaia di adolescenti che amano oggi i suoi libri.

A soli 34 anni ha creato il franchise plurimilionario in continua espansione Metro 2033 Universe, di cui sono stati già venduti i diritti a Hollywood e che ha ispirato il nuovo videogioco Metro Last Light.

Sorridente e sicuro di se, Dmitry è interessato alla vita, ha una mente aperta ed è un vulcano di idee: il Tolkien 2.0 degli Urali, per molti critici letterari.

Oggi Dmitry vive a Mosca, è sposato con un figlio e sta lavorando a due nuovi romanzi: Metro 2035 e Future.

La quarta di copertina

"Perchè la sciagura del mondo è che il suo Dio è malato, perciò anche il mondo è malato.

Se il Signore ha la febbre, anche la sua creazione ha i brividi.

Se muore Dio, anche il mondo da lui creato morirà.

Ma non è troppo tardi..."

A un traduttore professionista viene commissionata la traduzione dallo spagnolo del diario di una spedizione avvenuta nel XVI secolo, partita alla ricerca di alcuni libri sacri Maya per ordine del francescano Diego de Landa. Mentre il traduttore procede con il suo lavoro, affascinato dal racconto, delle misteriose divinità Maya irrompono nella Mosca contemporanea, e l'afoso clima delle foreste tropicali si insinua tra i vicoli dell'Arbat...

Nel frattempo, i titoli dei giornali, le radio e le TV riportano notizie di nuovi cataclismi, che causano danni incalcolabili e migliaia di vittime.

Cos'è che unisce le credenze dei Maya con la nostra visione - apparentemente atea - della realtà?

Esiste un filo rosso tra gli eventi contemporanei e il viaggio descritto nelle pagine del misterioso diario?

Solo una persona sembra essere al corrente di questo legame...

Dmitry Glukhovsky, La profezia del crepuscolo (It's Getting Darker, 2007)

Traduzione Tiziana Dandoli

Multiplayer.it Edizioni, pagg. 317, euro 15,00