Una trovata geniale che farà la felicità soprattutto di chi ormai non è più ventenne. Blood Dragon rappresenta l'ultima sorpresa di una Ubisoft davvero in splendida forma che si inventa, con un divertentissimo spin-off giocato sull'effetto nostalgia, il modo perfetto per riempire al volo l'attesa che ci separa dalla nuova generazione di digital entertainment verso la quale i principali editori hanno già iniziato a rivolgere il grosso delle loro attenzioni. Ed ecco il proverbiale coniglio dal cappello capace di fare di necessità virtù: Far Cry 3 che si veste di fantascienza vintage, per un tuffo colorato al neon negli anni '80. In pratica una cosiddetta total conversion, se non fosse che a svilupparla stavolta non è un gruppo di fan, ma lo stesso studio canadese del videogame originale, tra i titoloni più apprezzati del 2012.
Dall'allucinogeno arcipelago di un manifesto neo beat come Far Cry 3, sorta di The Beach in cui si respira un po' Cuore di tenebra e un po' Alice nel Paese delle meraviglie, ci si avventura nei laboratori segreti di un'isola fortezza che, pur ereditandone l'eccellente motore 3D e in larga parte lo stile di gioco, ha il sapore della grafica vettoriale e sembra uscita direttamente dalle fantasie di un teenager dell'epoca d'oro di Schwarzy, Robocop, i ninja, Terminator... Il tono non può che essere assolutamente dissacrante, in una continua presa in giro, sin dall'inevitabile tutorial, dei luoghi comuni cui ci hanno abituato decenni non appena di film, ma anche e specialmente di giochi elettronici, rispetto ai quali, con il suo retrofuturo analiticamente sempliciotto, Far Cry 3: Blood Dragon costituisce, perlomeno nell'atmosfera, un ritorno al passato, quando un cyborg - in inglese il protagonista ha la voce dall'attore icona Michael Biehn (Terminator, Aliens, Navy Seals) - poteva fermare un attacco nucleare strappando in scivolata dal missile un mucchio di fili all'ultimo secondo e, durante la missione, si doveva preoccupare unicamente di prendere i cattivi a calci nel sedere, salvando alla fine in un sol colpo tanto il mondo, quanto la donzella di turno.
La realizzazione è invece da primo della classe, con quelle sciccherie tipiche delle produzioni ad alto budget, nonostante il videogame, disponibile da oggi in formato stand-alone (non serve cioè la versione liscia di Far Cry 3 per giocare a Blood Dragon), pesi poco più di un GB e sia distribuito a prezzo scontato su console Ps3 e Xbox 360 tramite i canali digitali Xbox Live e Psn, regni degli arcade. Ovviamente esiste anche l'edizione per Pc - acquistabile scatolata o su Steam a € 14,99 - di questa curiosa parodia sparatutto del filone action che può darsi il cinque con Eat Lead e ci consegna in effetti una riflessione. Pure tra i più accaniti videogamer c'è chi comincia ad avere i capelli bianchi.
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