Il 14 giugno si avvicina sempre di più e con esso la nuova scommessa della Warner Bros sul supereroe DC per eccellenza, che per motivi strategici è stato messo ben lontano dal suo concorrente numero uno, nonché il più avvantaggiato, ovvero Iron Man 3.
Ed ecco la prima scoperta fatta durante le interviste rilasciate dai personaggi coinvolti nella realizzazione di Man of Steel, in questo caso dal regista Zack Snyder: "Sarò sincero con voi, non ci sarà la kryptonite nel film. Questi pezzi di roccia verde che rappresentano l'unica debolezza di Superman, sono stati usati così tanto spesso come meccanismo narrativo che ormai per essere innovativi è meglio non usarli affatto". Questo per un semplice motivo: "Se vuoi che il pubblico si immedesimi nel personaggio, le allergie galattiche non possono funzionare".
Henry Cavill ha raccontato che il suo Clark Kent non si trova a suo agio nella sua condizione di semi-dio, infatti scopriremo che la sua nascita aveva creato non poco subbuglio su Krypton e anche i suoi genitori terrestri (Kevin Costner e Diane Lane) lo avvertono di non usare i suoi immensi poteri, anche nelle condizioni più estreme, perché non tutti gli umani lo avrebbero accettato come loro.
"Motivo per cui Clark cresce isolato, desiderando un contatto con gli altri e nascondendosi al mondo. Vedremo un Superman frustrato, uno arrabbiato e uno perso, perché anche se non ha le fragilità fisiche degli umani, manifesta quelle emotive."
Amy Adams descrive così la sua Lois Lane: "La vedo come una persona sempre sul chi vive, pronta a scattare in ogni momento. Ed è in questo che ha un parallello con Superman, il non mettere radici, non fidarsi di nessuno".
Charles Roven, produttore esecutivo del film, racconta che il film è pieno di palazzi che vengono distrutti, treni che deragliano e battaglie a colpi di raggi che escono dagli occhi "ma non puoi solo dare al pubblico il wow, devi coinvolgerli emotivamente, perché se dai loro solo lo spettacolo, alla fine si sente stremato e non si connette con la storia".
Michael Shannon descrive così il suo generale Zod: "In realtà ha dei sentimenti verso gli altri kryptoniani, incluso Superman. Non ha pensieri malvagi nei suoi confronti, vuole solo che lui sia patriottico". Ben diverso il personaggio di Faora, così come viene raccontato dall'attrice Antje Traue: "È una vera psicopatica, un essere costruito e guidato solo bisogno e dal piacere di uccidere".
Ciò si lega a quanto dichiarato dallo sceneggiatore David Goyer, per cui nella loro visione della mitologia di Superman, su Krytpon i bambini venivano letteralmente progettati: "Le persone venivano create per essere guerrieri, scienziati o quello che si voleva e nel film viene espresso il divario natura/creazione artificiale. Kal-el è un caso unico tra i kryptoniani perché è nato in modo del tutto naturale, senza manipolazioni genetiche, libero di scegliere il suo percorso. Il che lo rende però illegale".
E infine, Goyer risponde, solo allusivamente, alla domanda sulla presenza o meno a riferimenti su altri personaggi DC: "Mi piacerebbe dire di sì o no, ma penso sia più eccitante per il pubblico tenere gli occhi ben aperti e vedere cosa riesce a scoprire".
Speriamo davvero che questa sia la meritata rinascita cinematografica di uno dei più grandi supereroi di tutti i tempi.
ed ecco i primi due:
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