Nella collana Chrysalide della Mondadori e stato da poco pubblicato il romanzo Garden. Il giardino alla fine del mondo (2013), scritto da un'autrice che si cela dietro lo pseudonimo di Emma Romero. Il romanzo nelle sue linee generali ricorda 1984 di George Orwell, ovviamente con molti distinguo. Altro romanzo similare è Questo giorno perfetto di Ira Levin.
La protagonista è una ragazza di sedici anni di nome, Maite. Lavora da quando ne aveva sei, e vive in un'Italia di un imprecisato futuro. C'è stata una guerra e ora l'Italia come nazione non esiste più: è divisa in otto Granducati e gli abitanti vivono una vita miserabile, fatta solo di lavoro e ferree regole. Per chi sgarra sono previeste punizioni pesanti, anche la morte. Non sono ammessi divertimenti, ogni tipo di arte è proibita, ma non totalmente: solo pochi eletti si possono dilettare di arte, di scienza e altro ancora.
Per il popolino c’è una sola occasione annuale per divertirsi. È una grande festa dove tutti devono partecipare, è il giorno della Rinascita e Maite che segretamente sogna di cantare, quel giorno potrebbe tentare di farlo, ma qualcosa va storto. Infatti Erika, la sua migliore amica, viene rapita. Maite la cerca con l'aiuto di due amici. Questa ricerca la porterà verso quel mitico giardino alla fine del mondo, dove si vive completamente liberi e senza restrizioni di sorta.
Un brano dal testo
Apro gli occhi e mi trovo nel mio letto. La mia gola è in preda all'arsura, vorrei bere cento bicchieri d'acqua.
Metto a fuoco il quadrante dell'orologio a muro che il Governo ha impiantato nella mia stanza, e in ogni altra stanza di ogni altra casa in ogni angolo del paese. Le cifre diciannove e quarantasette mi bloccano il respiro. Oggi ho il turno di notte. Inizia alle venti in punto.
Mentre getto il lenzuolo a terra e scatto in piedi, nella mia testa echeggia un brano della Costituzione, pronunciato dal nostro Presidente. Il ritardo è negligenza.
La negligenza è disordine. Il disordine è il seme della perdizione.
Non riesco a capire come sia successo, dove abbia sbagliato, quale scherzo crudele della mente mi abbia impedito di aprire gli occhi in orario. Arrivare al lavoro in ritardo è proibito. L'ho forse dimenticato, nel sonno? Qualunque ritardo è proibito. Perdi il posto, perdi ogni diritto. Spesso, perdi anche la vita.
Cerco di restare calma, dev'esserci una spiegazione.
Sì, devo aver letto male. Avevo puntato la sveglia, non posso non averla sentita. È la stessa sveglia che suona e mi riporta alla realtà, ogni giorno da quando avevo sei anni.
L'autrice
Emma Romero è uno pseudonimo. Nata nel 1978, è appassionata dei romanzi di Philip K. Dick e di film dell'orrore. Crea storie chiusa nel suo studio, ricolmo di edizioni vintage dei suoi libri preferiti, ma quando non trova l'ispirazione esce a passeggiare con il suo cane, un levriero di nome Kiwi. Dopo aver tentato inutilmente di diventare una musicista professionista, ha appeso la chitarra al chiodo e ha iniziato a scrivere questo libro, che è il suo primo romanzo. Vive e lavora in Italia, nella città di Milano.
La quarta di copertina
Il ritardo è negligenza. La negligenza è disordine. Il disordine è il seme della perdizione. Maite è tra le operaie più efficienti nella fabbrica in cui lavora. In fondo non ha scelta: se commettesse un'infrazione sarebbe punita con la morte.
Maite coltiva in segreto la sua passione, il canto, e sogna di raggiungere il leggendario giardino alla fine del mondo, dove si narra vivano i ribelli in completa libertà e dove pare siano sopravvissute le lucciole. Perché il suo paese è diventato una prigione fredda e spoglia. Dopo una lunga guerra, l'Italia è stata divisa in Signorie e, per impedire il ritorno al caos, le arti e le scienze sono riservate a una casta di eletti, mentre gli esclusi sono condannati a una vita di obblighi e privazioni.
L'unica fonte di svago è la Cerimonia, la grande festa celebrata per l'anniversario della Rinascita. Maite ha sempre voluto esibirsi su quel palco, ma il giorno in cui potrà finalmente ottenere il suo riscatto scoprirà che, in un paese che ha ucciso ogni speranza, anche dai sogni si può desiderare di fuggire...
Un romanzo italiano dal sapore internazionale che dipinge con lucida spietatezza uno scenario più vicino di quanto possiamo immaginare.
Emma Romero, Garden. Il giardino alla fine del mondo (2013)
Mondadori, collana Chrysalide, pagg. 271, euro 14,90
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