Jay Lake è uno scrittore di fantascienza. Non famosissimo forse, ma molto conosciuto nel fandom americano e molto popolare, grazie alla sua innata simpatia e a una certa dose di istrionismo, che ha avuto il suo apice nella presentazione dei Premi Hugo un paio d'anni fa. In Italia, se non vado errato, non è uscito a oggi nulla di suo. Ricordo che un po' di anni fa - ancora non era nata la collana Odissea - mi aveva mandato un suo libro, e io provai a farlo girare tra editori italiani, ma non se ne fece nulla.
Lavorando il padre per il foreign office, Lake ha girato il mondo. È nato a Taiwan - nel giugno del 1964 - ed è cresciuto in Nigeria. Si è laureato in Texas.
Nel 2008 gli è stato diagnosticato un tumore al colon. Scrittore per natura, Lake ha rivelato la sua malattia pubblicamente, tramite il suo blog, e chi lo segue ha potuto essere partecipe degli sviluppi della malattia. Delle speranze. Delle delusioni. Delle attese. E persino dell'evolversi di una nuova consapevolezza che non può lasciare indifferenti.
Il mese scorso Lake è stato operato, ma l'operazione ha rivelato la diffusione di metastasi in altri organi. A Lake è stato detto che aveva davanti un anno, al massimo un anno e mezzo di vita.
Tempo fa ha aperto una sottoscrizione su YouCaring per raccogliere soldi per potersi sottoporre a un costoso trattamento sperimentale. Oggi è l'ultimo giorno per poter versare qualcosa - ma del resto se si vuole bastano pochi minuti: l'indirizzo è www.youcaring.com/medical-fundraiser/Sequence-a-Science-Fiction-Writer/38705 - ma nell'ultimo post, in cui racconta l'incontro con un altro malato terminale come lui, sembra rendersi conto che anche queste speranze ormai sono illusorie.
Jay tiene un blog, sul quale scrive di fantascienza, di cose personali, di politica e del suo cancro. Le considerazioni che fa nei suoi post, man mano che giorno dopo giorno fa i conti con la certezza di una morte imminente, sono un diario di una profondità sconvolgente. Dopo un po' ci si sente coinvolti, volenti o nolenti, nella sua vicenda. Se vi interessa, vale davvero la pena: www.jlake.com.
Tanti auguri Jay. Ti vogliamo bene.
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