Molto spesso per indicare un grande affiatamento tra una coppia usiamo dire: “due corpi e un’anima”. Invece la scrittrice Kat Zhang, nel suo romanzo d’esordio dal titolo Hybrid. Quel che resta di me (What’s Left of Me, 2012) rovescia questo detto in “due anime in un corpo”. 

Questo perché nel mondo raccontato dall'autrice tutti nascono con due diverse personalità, due anime e due coscienze che nei primi anni di vita dividono lo stesso corpo poi, crescendo, una personalità prende il sopravvento e l’altra scompare.

Ma, stranamento, questo non avviene nel corpo della protagonista o per meglio dire delle protagoniste. Infatti Eva e Addie, come avviene normalmente nel loro mondo sono due anime intrecciate in un solo corpo, a turno, nei loro primi anni di vita, hanno preso il controllo del corpo, dei suoi movimenti, hanno imparato a camminare, a parlare e così via.

Però normalmente entrando nella pubertà una delle due anime dovrebbe scomparire; in quel mondo un “ibrido”, cioè un corpo posseduto da due coscienze, è visto come una sorta di mostruosità che deve essere emarginata, chiusa in appositi centri e magari fatta scomparire per sempre.

Questo accade ad Addie e a Eva: i genitori sono preoccupati, mormorano tra loro: perché non si stabilizza? Perché una delle due personalità non scompare? Dopo visite mediche e cure finalmente una personalità, Eva, scompare. E pertanto Addie viene dichiarata guarita.

Solo Addie però sa che Eva è rimasta, intrappolata all’interno del corpo,  ma entrambe non dicono nulla, è troppo pericoloso.

Un giorno le “due sorelle” conoscono Hally e Devono, sorella e fratello, ibridi anche loro. E scoprono che ci può essere un modo per permettere a Eva di muoversi di nuovo, di avere una vita sua. Ma i rischi sono inimmaginabili…

Un brano

Io e Addie siamo nate nello stesso corpo. Le dita spettrali delle nostre anime erano strettamente intrecciate prima ancora che cominciassimo a respirare. I primi anni insieme sono stati anche i più felici. Poi sono cominciate le preoccupazioni, le labbra strette dei nostri genitori, le fronti corrugate delle insegnanti della scuola materna, le domande che tutti pronunciavano a mezza voce quando pensavano che non stessimo ascoltando.

«Perché non cominciano a stabilizzarsi?»

L’autrice:

Kat Zhang è poco più che ventenne, è nata in Texas, studia medicina ed è sino-americana. Questo è il suo esordio che si svilupperà in una trilogia. Il secondo romanzo dal titolo What We Were sarà pronto entro il 2013. La pagina Facebook di Kat Zhang: www.facebook.com/katzhangwriter Sito internet dell'autrice Kat Zhang: www.katzhangwriter.com.

Quarta di copertina

In un mondo alternativo, ogni persona nasce con due diverse personalità, due anime. Con il passare del tempo, in modo naturale, l’anima dominante prende il sopravvento e quella recessiva viene dimenticata, scompare come un amico immaginario che ci ha tenuto compagnia solo nell’infanzia. Il sopravvivere delle due anime dopo la pubertà è illegale e visto dalla società come un’aberrazione da correggere.

Ma in Addie, nonostante i suoi sedici anni, è ancora presente Eva, la sua seconda anima. Rannicchiata nella mente di Addie, Eva interagisce con l’altra parte di sé: come due vere sorelle si amano, si proteggono, ma possono diventare anche gelose l’una dell’altra.

Nonostante tutti i tentativi per difendere e nascondere l’esistenza della debole Eva, il segreto di Addie viene scoperto.

Kat Zhang, Hybrid. Quel che resta di me (What’s Left of Me, 2012), traduzione Carla De Caro, Giunti, collana Contenitore Y, pagg. 407, euro 14,50