È in tour nei festival di corti statunitensi da tempo e da qualche giorno si sta anche facendo conoscere nel web. Si tratta di The Wheel, un corto con attori in carne e ossa, molto elaborato dal punto di vista visivo e decorato di effetti speciali, soprattutto per conferire credibilità alla sua ambientazione decisamente steampunk. Produzione tutta americana, il corto è stato ideato e girato da John Roberts, mentre Ryan Plat ha scritto la sceneggiatura.
Si racconta la storia di una famiglia a cui è affidato un compito particolare: assicurarsi che la ruota che mantiene il mondo in equilibrio continui a girare. Dovesse rallentare, le conseguenze potrebbero rivelarsi apocalittiche. La missione viene tramandata di padre in figlio, finché entrano in scena Holster ed Ellie. Quest'ultima, non avendo scopo alcuno nella vita, inizia a invidiare il fratello e cercherà di mettergli il bastone fra le ruote, e l'espressione calza a pennello in tal caso.
The Wheel, quindici minuti, vanta un buon ritmo, impreziosito e anzi scandito da una voce narrante che declina tutta la vicenda in rima e con tono ed espressioni pienamente in linea con il comparto visivo, il che contribuisce a rendere il tutto ancor più "stravagante".
L'espressione è stata scelta dagli stessi creatori ("whimsical" l’inglese). Curiosamente, leggendo i commenti in rete, c’è chi ha sentito meno tale elemento di stravaganza, rimanendo anzi offeso dal ritratto che ne esce della donna. Si potrebbe forse ipotizzare un rimando – chissà quanto consapevole – al mito di Pandora e al concetto di donna come fonte di tutti i mali terreni, ma i produttori si difendono minimizzando la portata del loro lavoro ("è solo un qualcosa di colorato con le rime") e soprattutto spiegando che la colpa non è tanto di Ellie, quando della famiglia maschilista in cui si ritrova, che non ha voluto darle un ruolo nella vita. Che ne pensate?
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