È davvero un anno terribile il 2013. Dopo la prematura scomparsa di Alberto Lisiero e di Riccardo Valla, un'altra gravissima perdita per il fantastico italiano. Paolo De Crescenzo aveva solo 66 anni, ma da tempo combatteva un brutto male che l'aveva anche costretto, un paio d'anni fa, a lasciare ad altri la sua creatura editoriale, la Gargoyle Books.
Nato a Roma nel 1947, dopo una lunga esperienza come direttore finanziario di un grande gruppo cinematografico italiano, era stato direttore generale dell’A.S. Roma, dell’A.C. Fiorentina e della Lux Vide di Ettore Bernabei (per la quale aveva prodotto nel 2001 la miniserie Il bacio di Dracula, trasmessa da RaiUno). Era stato inoltre consigliere delegato della Rizzoli Produzioni Internazionali. Fondatore della Gargoyle nel 2004, ne è stato amministratore unico e responsabile editoriale fino al 2011. Era sposato e padre di due figli.
Con la Gargoyle De Crescenzo aveva lanciato il cuore oltre l'ostacolo, fondando una casa editrice specializzata in un genere che, allora, era forse persino meno popolare della fantascienza, l'horror. E sotto la sua guida era riuscito a conquistarsi spazi importanti nel mercato, a rivitalizzare il settore, dando prezioso spazio, contemporaneamente, ad autori italiani come Danilo Arona, Andrea G. Colombo, Gianfranco Manfredi, Francesco Dimitri.
Per qualche anno aveva anche partecipato alle Italcon a Fiuggi, dove personalmente l'avevo conosciuto, reincontrandolo poi diverse volte anche al Salone del Libro di Torino. Una persona per bene, alla mano, capace e animato da una grande passione. Doti di cui si sente sempre di più il bisogno.
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