Di una cosa si può essere certi: quando cominciano a comparire online voci non confermate o dichiarazioni del tipo "ci stiamo pensando", relativamente a sequel, remake o reboot (cinematografici o televisivi), la verità è che la produzione sta tastando il terreno per scoprire il gradimento del pubblico verso un progetto nascente.

Infatti solo pochi mesi fa avevamo riportato la notizia che Roland Emmerich sarebbe stato interessato a portare avanti la saga di Independence Day, ed eccoci arrivare al 2013 e all'intervista con Bill Pullman, che in questo periodo è impegnato sul set della sit-com 1600 Penn, in cui guarda caso è ancora il presidente degli Stati uniti con annessa famiglia disfunzionale.

Durante una presentazione ufficiale del telefilm della NBC, Pullman è stato avvicinato da un giornalista di Crave on line, che ha colto l'occasione per chiedergli notizie sull'ipotetico sequel di Independence Day. La risposta è stata: "Sì certo, la produzione si muoverà tra un anno o giù di lì".

E per quanto riguarda il suo coinvolgimento: "Ero un po' preoccupato all'idea di accettare di tornare, perché le cose si stanno scaldando con 1600 Penn, ma ho parlato con Dean Devlin e Roland Emmerich e loro mi hanno assicurato che realizzeranno la produzione tenendo conto della mia disponibilità per le riprese".

Viene così confermato anche che si tratterà di una nuova storia divisa in due parti, il cui titolo, confermato da Dean Devlin collaboratore storico di Emmerich, sarà Independence Day Forever - Part One e Part Two. Il regista stesso aveva dichiarato poco tempo prima che non è interessato agli ultimi "giochetti" tecnologici (probabile riferimento al discusso hfr dello Hobbit), ma che girerà il film in 2D, per poi effettuare la conversione in 3D, come ormai tutte le major richiedono, che funzioni oppure no.

Ovviamente non poteva mancare la domanda su Will Smith, che avrebbe già dato la sua disponibilità, a patto che sia possibile trovare un accordo, sia economico che relativo agli altri suoi progetti. Su questo Pullman risponde: "Hanno in mente una doppia strategia: una sceneggiatura in cui compare e una in cui non compare. Mi piace molto l'idea che hanno avuto per il mio personaggio: non sarò solo un vecchio su una sedia rotelle che passa di lì per un attimo. C'è un concept molto interessante su cosa è successo a Withmore tra allora e quando la storia riprende". Ma l'attore è anche abbastanza realista da aggiungere: "Non trattenete il respiro, questa produzione subisce continui impedimenti".

Voi li vorreste due nuovi capitoli di Independence Day?