"L'ambientazione - ha confermato Giacca - è quella vera di un laboratorio, e mostra molto bene al grande pubblico un simile ambiente."Ecco il commento della giuria sul film: "Abbiamo scelto questo film per l’eccellenza nella sua realizzazione, per la perfetta direzione degli attori, ma anche e soprattutto perché affronta in maniera credibile e intelligente gli aspetti scientifici ed etici della biotecnologia, questa scienza d’avanguardia destinata a conoscere uno sviluppo fulminante. Abbiamo apprezzato la storia di quest’uomo divorato dal dolore e dalla colpa, che ci conduce attraverso i corridoi di un grande laboratorio e attraverso i meccanismi a volte tortuosi delle rivalità scientifiche. Lo seguiamo con un interesse costante nella sua evoluzione psicologica, il tutto in un’unità temporale che dà una forza particolare al film."
Sheean può considerarsi doppiamente vincitore, in quanto una menzione speciale è andata al film The Divide, del quale ha scritto la sceneggiatura. Il film è stato diretto da Xavier Gens, già regista di Frontière(s) e di Hitman. The Divide è la storia di un gruppo di sopravvissuti a un attacco nucleare che, rinchiusi nel seminterrato della loro palazzina, iniziano a regredire a un livello animale, vittime della paranoia e del desiderio di dominare gli altri.
La menzione speciale è stata decisa «per la qualità della sua realizzazione, per la carica emotiva, per la potenza narrativa e per il modo in cui ha invitato lo spettatore a riflettere sulla propria posizione e sulle proprie reazioni in una situazione così estrema.»
Il regista e lo sceneggiatore Eron Sheean hanno fornito al pubblico qualche ulteriore idea su come interpretare il loro film: "Il sottotesto del film è la conseguenza dell'attuale crisi economica. È la nostra risposta, nel 2012, al film 2012. Solo che nel nostro film con l'apocalisse finisce tutto, non c'è nessun «dopo» l'esplosione. I sopravvissuti ricreano una società nella quale sono presenti gli stessi conflitti della superficie, fino alla nascita di una micro-dittatura."
L'altro ambito premio in palio, il Méliès d’Argento per il Miglior Lungometraggio Fantastico Europeo, è andato invece al divertente Cockneys vs Zombies dell'inglese Matthias Hoene, storia di due cockneys (proletariato dell'East London) che svaligiano una banca per salvare la casa di riposo del nonno. Le cose non vanno come previsto e i due, assieme ad altri indovinati personaggi, si trovano a dover salvare un gruppo di vecchietti da un'invasione di zombie.
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