Rientrò con un capogiro e tornò a stendersi.
— Ho sentito — disse Myria dall’altra stanza — che alla Terra si sta avvicinando un’enorme nube interstellare. L’hanno chiamata “la Conca”. Per la forma che ha.
— Ci mancava anche questo — aggiunse Xeno stremato.
Era un giorno importante.
Il giorno in cui, probabilmente, si sarebbero prese decisioni definitive circa il futuro dell’umanità. Posto che l’umanità avesse ancora un futuro.
— Vorrei essere presente — aveva detto Xeno.
— Anch’io — aveva risposto Myria. — Non so fino a che punto sia opportuno che tu vada. Non ti sei ancora rimesso.
— Non mi sono rimesso? Ma che dici. Da allora mi hai bloccato. Due giorni! Non ce la faccio a restare tappato in casa. È importante esserci. Il governo deve tastare la presenza fisica della gente, di quelli che stanno a vedere cosa combinano loro.
Avevano entrambi convenuto che fosse importante.
Come previsto non fu facile arrivare allo stadio. Presero il risciò. Il Mutamento aveva devastato solo parte della città. La spirale in cielo era lentamente svanita, ma restava un velo rosso annacquato. C’era un solo punto fermo: nessuno sapeva spiegare cosa stesse accadendo all’intero pianeta. Terramatta, l’avevano ribattezzato.
Stranamente, allo stadio non c’era la folla che era lecito attendersi. Brutto segno, pensò Xeno. Le persone ne avevano le tasche piene. L’umanità stava dichiarando forfait.
Comunque il luogo ora si stava riempiendo. Trovarono due posti sulle scalinate e sedettero.
Non si capiva granché, lo stadio non favoriva l’acustica e giungevano frasi, anzi puzzle di frasi, da cui Xeno si sforzava di ricostruire un senso, che poi comunicava a Myria, sussurrandole nell’orecchio, perché lei era bassina e captava di meno le voci.
— Stanno parlando i Mistic — disse. — Ma vedo già pronti anche gli Apoc. Myria, senti che sta dicendo questo: ci racconta, ehm, che i partiti si sono dissolti per il semplice fatto che l’umanità stessa si è divisa, Misticheggianti e Apocalittici. Mi sa che costui non ha un cavolo da proporci… Aspetta, ora… fammi ascoltare: sostiene che solo loro, i Mistic, sanno dialogare con Gaia… Gaia è dalla loro parte… Tesla… In Nuova Zelanda… No, no, questa non la mando proprio giù! Eh? Eh? Vogliono offrire a Gaia sacrifici umani, acc…, no, ho perso il filo… forse lì, in Nuova Zelanda l’hanno già fatto…
Da un lato dello stadio si udirono fischi e grida di disapprovazione dei parlamentari Apoc. Anche la folla reagì, molti si alzarono in piedi urlando e non si capiva se a favore o contro. Ci volle una diecina di minuti per tornare al silenzio. Gli Apoc chiedevano di intervenire. Passò del tempo, alla fine si misero d’accordo: era la volta degli Apoc.
— Myria, questo portavoce degli Apocalittici dice di essere un fisico, uno scienziato… Scusa, devo cercare di capire. Uhm. Sì… Anzitutto sostiene che Gaia non esiste e che i Mistic stanno delirando. Ma è convinto anche che questi fenomeni inspiegabili siano un risultato dell’avvelenamento… Ma non una “vendetta” di Gaia. Piuttosto, questi composti chimici e tutto il resto, non si erano mai ritrovati rimescolati in questi modi e in quantità così massicce, per cui… Accidenti, non capisco. Se ho compreso… È che in questo ambiente “nuovo” stanno venendo fuori leggi naturali che prima, ecco… come dire, non avevano avuto occasione di manifestarsi.
Xeno, che si era alzato per capire meglio, sedette e si passò le mani sugli occhi. — Credo di aver capito questo… Myria, io non sono uno scienziato e di ’sta roba so poco o niente, ma è certo che le cose vanno male, molto molto male…
Era impossibile stare a seguire tutto ciò che accadeva. — Se l’hai capito tu, andiamocene — disse Myria. — Poi magari mi spieghi… Xe’, sto avendo una nausea, qualcosa allo stomaco, non resisto più.
— Sì, non preoccuparti, ora andiamo. Fammi solo ascoltare cosa dice questo, che…
Xeno si alzò di nuovo. Da entrambi i lati del Parlamento salivano urla: dovevano aver votato ad alzata di mano ma si stavano accusando di imbrogli.
— Se ho afferrato — disse Xeno — le due fazioni hanno idee diverse per certe cose, ma dovrebbero tutti condividere la conclusione pratica: smetterla definitivamente di inquinare. A tutti i costi. Ma, dico, è ciò che stiamo già cercando di fare…
— E si mettono d’accordo? — chiese Myria.
— Mah, direi che ci sono ragionevolmente buone speranze. Sarebbe assolutamente folle litigare, se si concorda che il rimedio è uno, unico! Vero?
— Vero — disse Myria con aria un po’ sofferente. — Ma sento che qualcosa non va…
— Aspetta! Ora uno dei Mistic… Non riesco a capire… Ma è pazzo, PAZ…
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