Entro la fine dell'anno verrà finalizzata la vendita della Lucasfilm alla Disney e visto che George Lucas possiede il 100% della società che non ha praticamente alcun buco economico, l'intera cifra andrà direttamente al produttore/regista.
E una volta concluso l'accordo, Lucas devolverà tutti i quattro miliardi di dollari a una fondazione il cui scopo primario sono i problemi legati al mondo dell'educazione scolastica.
Un portavoce della Lucasfilm ha dichiarato "George Lucas ha espresso la sua intenzione, una volta chiuso l'accordo, di devolvere il ricavato a una istituzione filantropica."
Non è ancora stata definita l'istituzione che verrà scelta, ma Lucas è il presidente di una fondazione chiamata Edutopia, da lui stesso fondata, il cui scopo principale è creare corsi scolastici innovativi.
I soldi potrebbero quindi arrivare a Edutopia o Lucas potrebbe creare una nuova fondazione specifica per perseguire lo sviluppo del sistema scolastico americano.
Il produttore non è in realtà nuovo a iniziative filantropiche: nel 2006 aveva donato 175 milioni di dollari alla sua alma mater, la University of Southern California, e altre donazioni erano andate alla Film Foundation, alla Stand Up For Cancer e alla Make A Wish Foundation.
In una dichiarazione rilasciata nei giorni scorsi, Lucas ha spiegato che "per 41 anni ho investito la maggior parte del tempo e del denaro nella mia compagnia, ora che inizio un nuovo capitolo della mia vita, trovo gratificante devolvere tempo e denaro alla filantropia."
Secondo il portavoce della Lucasfilm, questa dichiarazione è un proseguimento dell'impegno preso nel 2010 con The Giving Pledge, una fondazione nata con lo scopo di spingere i più abbienti a donare parte della loro ricchezza per iniziative filantropiche: "Ho dedicato molta parte del mio tempo a migliorare l'educazione scolastica, che è la chiave per la sopravvivenza della razza umana. Dobbiamo pianificare il nostro futuro collettivo e il primo passo comincia con gli strumenti sociali, emotivi e intellettuali che forniremo ai nostri bambini. In quanto esseri umani, la nostra principale caratteristica per la sopravvivenza è la capacità di pensare e adattarci; in quanto educatori, narratori e comunicatori, è nostra responsabilità continuare a farlo."
E così scopriamo che l'uomo dietro un incredibile mondo di fantasia, ha ancora i piedi ben piantati per terra.
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