Il 1961 è anche l’anno in cui appare Galassia (dal gennaio del 1961 al settembre del 1979, per complessivi 237 numeri), edita dalla Casa Editrice La Tribuna di Piacenza, curata da Roberta Rambelli e in seguito da Ugo Malaguti e dal duo Vittorio Curtoni e Gianni Montanari. Su di essa vengono pubblicati tutti i principali autori e le antologie e i romanzi che hanno fatto la storia della letteratura di fantascienza, aprendo anche agli italiani soprattutto con la curatela di Curtoni e Montanari.Un altro scrittore di fama in quegli anni, qual è Sandro Sandrelli, prova la carta delle antologie. Nasce così Interplanet (1962-1965, 7 numeri, con periodicità varia, edita prima dalla CELT di Piacenza e poi dalla casa editrice Edizioni dell’Albero di Torino), proponendo nei primi numeri autori italiani e aprendo anche agli scrittori stranieri in seguito.
Sempre alla CELT di Piacenza si deve la nascita in Italia, sulla falsariga delle omologhe pubblicazioni inglesi e americane, dello Science Fiction Book Club (57 numeri, dal 1963 al 1979, con cura prima della Rambelli e poi di Gianni Montanari). Si tratta di pubblicazioni di romanzi che hanno fatto la storia della SF.
Il decennio si segnala anche per la nascita di riviste desinate a rimanere nella storia della fantascienza in Italia: Futuro, Gamma e Nova SF.
Futuro (1963-1964, 7 numeri editi dalla Editoriale Futuro di Roma) è il tentativo di creare una rivista, con racconti e articoli, per gli autori italiani di fantascienza, voluto dai curatori da Lino Aldani, Massimo Lo Jacono e Giulio Raiola. Da segnalare che Aldani pubblicava nel 1962 il primo saggio in volume sulla science fiction in Italia, intitolato significativamente La fantascienza.
Futuro ritornerà nel dicembre del 1988, con l’aggiunta nella testata della parola Europa e come sottotitolo Rassegna europea di science fiction. Al curatore della vecchia rivista Lino Aldani, si aggiungerà lo scrittore Ugo Malaguti e la rivista pubblicherà in totale 50 numeri, prima sotto le insegne della Perseo Libri e poi della Elara Libri, chiudendo nel 2008.
La rivista Gamma (27 numeri, dal 1965 al 1968, pubblicata dalle Edizioni Gamma e in seguito dalle Edizioni dello Scorpione, entrambe di Milano) curata da Valentino De Carlo è il tentativo di offrire al lettore italiano una pubblicazione più raffinata, con articoli e racconti di alto profilo e forse, per questo, un limite che ne segnerà la chiusura.
Di spessore più popolare (nel senso buono del termine) è invece Nova SF che sotto la guida di Ugo Malaguti è a tutt’oggi la rivista più longeva della science fiction italiana. Si tratta di un vero è proprio libro, con articoli, racconti e romanzi brevi che è sempre stata venduta per abbonamento, a parte per un breve periodo in cui era approdata in libreria. La rivista-libro esce nel maggio del 1977 e, seppur con una periodicità varia, arriverà al 1980 per complessivi 42 numero. Nel 1985, ritornerà sotto l’etichetta prima della Perseo Libri e poi della Elara libri, per complessivi 81 numeri, casa editrice che tutt’ora pubblica la storica testata, sempre diretta da Malaguti.
Accanto a Nova SF, la Libra Editrice di Malaguti propone collane che presentano romanzi inediti in Italia (Slan, dal 1968 al 1982 per complessivi 73 volumi) o di classici (Classici della Fantascienza, dal 1962 al 9179, 72 volumi), anche se il limite resta la vendita solo per abbonamento.
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