Sta uscendo nei cinema in giro per il mondo il nuovo film del regista francese Leos Carax, il primo dal 1999. Cineasta votato allo sperimentalismo visivo e tematico, Carax non ha mancato mai di far parlare delle sue opere. Anche il suo nuovo Holy Motors ha subito attirato l’attenzione dei media e della critica (altissimi nella media i voti) ed è entrato nella corsa per la Palma d’Oro a Cannes 2012 (edizione poi vinta da Michael Haneke con Love).
Holy Motors è un'opera allucinata dove si narra la "storia", se così si può dire, di un poliedrica figura che gira in limousine per Parigi e veste i panni di un personaggio diverso ogni volta che scende dalla macchina. Dunque non esiste una trama lineare, siamo di fronte piuttosto a una serie di situazioni tenute insieme dall'enigma centrale che di volta prende la forma di un banchiere, un assassino, artista, mendicante, padre di famiglia in un susseguirsi di episodi surreali, visionari, comici.
Tutte le personificazioni sono interpretate dallo stesso attore, quel Denis Lavant che collabora con Carax sin dalla sua opera prima Boy meets Girl del 1984 ("se Denis avesse detto no – ha dichiarato il regista – avrei offerto la parte a Charlie Chaplin"). Carax mischia tanti generi e, a leggere le presentazioni o le recensioni in rete, pesca anche dal fantastico e dalla fantascienza, realizzando un'opera che pare porre più domande che dare risposte e lasciando – in un crescendo di furia visionaria – un grande punto interrogativo fra le mani dello spettatore e – di conseguenza – largo spazio alla sua interpretazione. Nel film cammei per Michel Piccoli, Eva Mendes e Kylie Minogue. Ecco il trailer, in attesa di una distribuzione ufficiale in Italia (come al solito).
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