- Signor Vorek, quello che mi sta dicendo è davvero originale. A questo punto sono tenuto a chiederle che tipo di chip oniromante stava usando durante il trasogno? Per caso era allacciato a qualcun altro? - Io? No, ero da solo. Uso un comunissimo Foxconn 6.0 su V-lenti Quanta. E personalmente, non ho mai saltato una nuova tornata di chipperia in tutta la mia vita. Mr. Cuffia non digitava più. Era solo più tignoso. 

- E in quale oniroteca si trovava quando ha avuto il trasogno? 

Mi sforzai di tenere a bada gli sbalzi delle biometrie. Se il bluff non avesse funzionato avrei rischiato la complicità con Yumiko. 

- Mi pare che fosse... quella sul canale, lungo il Singel, sì, il posto si chiama Lothian. Ogni tanto ci spasso. È successo lì… Senta, io voglio soltanto essere come tutti quanti. Né più, né meno. 

- Chiarissimo, però devo accertare alcuni fatti prima di accogliere la sua denuncia. È una procedura standard, niente di cui allarmarsi. Non capita spesso che un uomo sia fertile. 

Fece una pausa come per spingermi a parlare e a tradirmi. Io non abboccai e lui riattaccò a ciarlare. 

- E forse dovremo contattare i fornitori che ci ha indicato per capire se c’è stato un problema hardware o software. Ammetterà che il suo è un trasogno davvero peculiare. 

Un’altra pausa, come per cavarmi una parola qualsiasi dalla bocca. Mi astenni dal commentare e cacciai fuori un sospiro di silenzio. 

- Ok, vada pure nell’altra stanza. Là, sulla destra. Qui abbiamo finito. 

Non aspettavo altro che tornare in tana. 

Non aspettavo altro che trasognare ancora. 

Sperai che Mr. Cuffia se la fosse bevuta. 

Ora so che una menzogna serve soltanto se, dicendola, si riesce a influenzare o trasformare una realtà, come nel caso della nostra società e di Yumiko. Nel mio caso, invece, questo non avvenne.  

Mentre parlo, mancano ottanta mesi al termine del mio isolamento server.  

[1] Il romitaggio della dimora illusoria, Basho, Piccola Bibioteca SE, 1992 pag. 61.    

[2] Tipica bestemmia olandese.   

[3] “Ciao” in olandese   

[4] Quello che non conosci, non può farti male – Detto olandese