Un viaggio fuori dal nostro sistema solare che finisce male. È qui che iniziano i sette minuti di Grounded, corto USA firmato da Kevin Margo, al suo primo lavoro da sceneggiatore e regista. Margo è supervisore di effetti speciali per la Blur Studio, casa di produzione di Venice, California, dove ha lavorato per oltre sette anni su progetti come Amazing Spider-Man (sequenza iniziale), Lost Planet 3 (trailer), Batman Arkham City (trailer), spot TV per Mass Effect 2 e tanti altri.
La Blur Studio dal suo canto vanta ormai un curriculum non indifferente: nata nel 1995, negli anni è cresciuta fino ad arrivare alla sua prima nomination agli Oscar nel 2004 (con il corto Gopher Broke), per poi lavorare su grandi progetti come le sequenze spaziali di Avatar o i trailer di Star Wars: The Old Republic.
Tornando a Grounded, il corto è stato nominato in numerosi premi in giro per gli Stati Uniti ed è riuscito anche a vincere qualcosa. Un progetto durato mesi e mesi di pianificazione e animazione, come racconta Margo, "più un intero weekend con una gru in un parcheggio, e un ‘astronauta’ appeso nel vuoto a trenta metri dal suolo".
Il risultato: sequenze dal forte impatto visivo, che creano un’atmosfera rarefatta (vagamente reminiscente di 2001: Odissea nello spazio), e una storia non lineare che accenna ai grandi temi dell’esistenza, dove la metafora si sovrappone da subito alla ‘realtà’. Si legge nella sinossi: "È il viaggio attraverso lo spazio e la vita. Su uno sfondo etereo, vengono esplorati i grandi temi dell’invecchiamento, del rapporto padre/figlio e della ciclicità". Forse un po’ tanto in sette minuti, resta il fatto che Grounded merita uno sguardo. Buona visione.
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