Pubblicato per la prima volta nel lontano 1953 sulla collana I romanzi di Urania, Paria dei cieli torna in edicola con il numero 116 di Urania Collezione.
Conosciuto anche con il titolo Invecchia con me questo romanzo sembra non avvertire il passare del tempo, quella attuale è la quindicesima pubblicazione nel nostro paese, segno di una fama che non accenna a declinare.
Scritto da un Isaac Asimov al massimo della forma Paria dei cieli appartiene al cosidetto "Ciclo dell'impero", una trilogia completata da Il tiranno dei mondi (The stars, Like dust, 1951), dove l'umanità si è sparsa tra le stelle e i diversi regni lottano tra di loro, e Le correnti dello spazio (The currents of space, 1952), quando ancora la galassia non è stata unificata ma l'ombra dell'impero trantoriano si stende minacciosa sui pochi mondi rimasti indipendenti.
Le vicende narrate in Paria dei cieli si dipanano cinquecento anni dopo la conquista totale da parte di Trantor, tutti i sistemi stellari abitati sono sotto il controllo dell'impero.
Nonostante il ferreo controllo delle guarnigioni imperiali una Terra impoverita e resa quasi sterile dalle radiazioni non ha rinunciato ai sogni di indipendenza, sotto le ceneri un fuoco molto pericoloso sta covando, in attesa del momento opportuno per esplodere.
Il romanzo narra la storia di Joseph Schwartz, un anziano sarto di Chicago, che viene strappato dal suo tempo e trasportato in questo inquieto futuro da un incidente atomico.
Ben presto il poveraccio si trova invischiato in un complesso intrigo interplanetario, un gioco apparentemente senza speranza tra il ferreo controllo dell'impero e le le ambizioni di rivincita della Terra, ma dove potrà giocare un ruolo da inaspettato protagonista.
L'autore.
Isaac Asimov (1920-1992) è nato in Russia ma ha sempre vissuto negli Stati Uniti. È autore di libri famosissimi raggruppati in tre cicli: i racconti dell’Impero (Paria dei cieli, Stelle come polvere, Le correnti dello spazio), quelli delle Fondazioni (Preludio alla Fondazione, Fondazione anno zero, Cronache della galassia, Il crollo della galassia centrale, L’altra faccia della spirale, L’orlo della Fondazione, Fondazione e Terra) e infine dei robot (Abissi d’acciaio, Il sole nudo, Tutti i miei robot, I robot dell’alba e I robot e l’impero, romanzo in cui i vari cicli convergono). L’autobiografia è in due volumi: In Memory Yet Green e In Joy Still Felt, solo il primo dei quali tradotto in italiano con il titolo Io, Asimov. Lo scrittore newyorchese è celebre anche per i suoi moltissimi saggi di divulgazione scientifica.
La quarta di copertina
Nell’anno 827 dell’Era Galattica la Terra è un mondo di diseredati, anzi di paria. Devastata dalle radiazioni, l’antica culla della razza umana sta per diventare un campo di battaglia tra i membri dell’alta gerarchia terrestre, decisi a congiurare contro l’immenso impero galattico forte di duecento milioni di pianeti, e un pugno di terrestri leali all’imperatore. Ma la gigantesca partita, di cui fa parte anche un’arma segreta, sarà risolta da individui molto più semplici, molto più umili: un archeologo e un uomo venuto dal passato, il sarto Schwartz, che resta uno dei primi memorabili personaggi di Isaac Asimov.
Isaac Asimov, Paria dei cieli (Pebble in the Sky, 1950) traduzione di Giuseppe Lippi, Mondadori, collana Urania Collezione 116, pagg. 336, euro 5,90
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