Si definisce convention mondiale, ma in effetti la maggior parte delle edizioni si svolgono negli Stati Uniti. Tuttavia ogni tanto emigra in Canada o in Australia, e all'incirca una volta ogni dieci anni si tiene nel Regno Unito. Stiamo parlando della più grande convention degli appassionati e degli operatori della fantascienza, la Worldcon, istituita nel 1939. Dopo due edizioni britanniche in Scozia, a Glasgow, nel 1995 e nel 2005, la convention nel 2014 sarà a Londra, nell'enorme centro congressi ExCeL.
La proposta londinese, chiamata Loncon 3 - che a quanto ci sembra di capire era l'unica in gara - è stata approvata nella votazione che si è tenuta il 2 settembre alla Worldcon di Chicago che si è conclusa lunedì.
Il sito, per tutti i dettagli, è all'indirizzo www.londonin2014.org.
Annunciati anche gli ospiti d'onore: Iain M. Banks, grande scrittore britannico, famoso nel mondo della fantascienza per il ciclo della Cultura, ma ben noto anche come autore mainstream, anche se sotto lo "pseudonimo" di Iain Banks (senza la M.); Robin Hobb, popolarissima anche in Italia per i suoi cicli fantasy; Chris Foss, leggendario artista britannico famoso soprattutto negli anni Ottanta per le sua illustrazioni tecnologiche; John Clute, l'enciclopedista per eccellenza della fantascienza; Bryan Talbot, fumettista autore delle Adventures of Luther Arkwright; e Jeanne Gomoll, nominata all'Hugo come artista dilettante.
Nelle convention a cui siamo abituati in Italia l'elenco degli ospiti d'onore concide di solito con la totalità delle personalità di spicco presenti, ma nel caso della Worldcon è più un riconoscimento onorifico, perché il numero di scrittori, editori, artisti è elevatissimo. Più o meno tutti gli operatori del mondo della fantascienza che siano in grado di viaggiare partecipano alle Worldcon, e un gran numero tiene conferenze o partecipa a dibattiti.
La cosa più difficile per l'appassionato che partecipa a una di queste convention è dover scegliere tra i tantissimi appuntamenti spesso in contemporanea (in genere sono presenti almeno sei o sette sale con programmi paralleli). Gli scrittori importanti hanno quasi tutti signing session per firmare autografi e molti tengono kaffeeklatsch, ovvero piccoli incontri intorno a un tavolo con un numero ristretto di appassionati; per partecipare occorre prenotarsi, cercando di arrivare in tempo finché c'è posto.
Raccontiamo tutto questo anche perché una Worldcon in Europa è sempre una grande opportunità per l'appassionato italiano, un'opportunità che sarebbe un peccato perdere. Nel 2005 a Glasgow di appassionati provenienti dall'Italia non eravamo più di una dozzina. A Londra saremo un po' di più?
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