Il mese di agosto appena trascorso si è caratterizzato per svariati lutti che hanno funestato il mondo della fantascienza, e di cui abbiamo dato conto. Da questo punto di vista purtroppo il mese di settembre non comincia bene: è infatti giunta la notizia della morte, avvenuta nella notte tra il due e il tre settembre, dell'attore Michael Clarke Duncan, per complicazioni intervenute in seguito a un attacco cardiaco. Per gli appassionati di fantascienza e fantastico in generale Duncan è un volto molto noto, avendo interpretato numerosi film di genere, fra i quali Il miglio verde, il suo primo ruolo importante nella pellicola tratta dal romanzo di Stephen King e che nel 1999 gli fruttò una nomination agli Oscar come miglior attore non protagonista.
La vita di Duncan è stata essa stessa un'avventura. Nato nel South Side di Chicago nel 1957, è riuscito a tenersi lontano dalla povertà e dal degrado coltivando il sogno di diventare attore. Dopo le prime particine in varie serie tv, l'occasione arriva nel 1998 sotto forma di Armageddon, kolossal catastrofico in cui fa parte della squadra di demolitori che Bruce Willis porta con sé sul famigerato asteroide in procinto di distruggere la Terra. Il film gli permette di essere notato e di approdare al ruolo del gigante ritardato John Coffey nel già citato film a fianco di Tom Hanks.
Da lì in poi la sua presenza nel cinema fantastico è stata costante: Planet of the Apes, lo sfortunato remake di Il pianeta delle scimmie firmato da Tim Burton, Il re scorpione, Daredevil, Sin City, un passaggio volante nel serial tv Chuck. Inoltre ha doppiato parecchi videogiochi, oltre a essere stato la voce originale del personaggio di Kilowog in Lanterna Verde. In tutte queste interpretazioni è riuscito a farsi notare non solo, e non tanto, per il fisico possente, ma anche per la buona recitazione e per l'ironia con cui ha saputo andare oltre il primo impatto.
In realtà l'attacco di cuore lo ha colpito lo scorso luglio, ma l'attore non si era più ripreso, trascorrendo questi ultimi mesi in una clinica di Los Angeles dove si è spento. L'annuncio è stato dato dalla sua compagnia, Omarosa Manigault-Stallworth. Insomma, un attore completo e versatile, che è riuscito ad andare oltre il semplice ruolo di caratterista che Hollywood gli aveva assegnato.
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