Si tratta di uno sparatutto in soggettiva, tipo Doom per intenderci, in cui il giocatore veste i panni del protagonista. È l'anno 2084, Douglas Quaid è un operario che vive una vita noiosa, pur avendo una moglie bellissima di cui è innamorato. Decide così di recarsi alla Rekall, una compagnia in grado di trasformare i sogni in veri e propri ricordi, di rendere un viaggio mentale più reale della realtà stessa. Per Douglas rappresenta la fuga ideale da una vita piena di insoddisfazioni e il ricordo di un’avventura come super spia potrebbe dare la giusta scossa alla propria esistenza. Ma le cose non vanno nel verso giusto. L’impianto dei ricordi no riesce e Quaid si ritrova ad essere un uomo braccato. Il confine tra fantasia e realtà diventa però molto confuso e il destino del suo mondo rimane in bilico nel momento in cui Quaid scopre la sua vera identità, il suo vero amore e il suo destino.Come il film, anche il game si regge sull’azione, sull’adrenalina pura che percorre il corpo del giocatore mentre affronta i propri avversari. A differenza di giochi simili, in Total Recall chi vi gioca non è libero di muoversi in lungo e in largo per le varie scene del gioco, ma tutto è già prestabilito in un percorso fisso. L’unica cosa da fare è inquadrare i nemici e abbatterli.
Questa modalità di gioco è stata creata proprio per permettere ai giocatori una maggiore usabilità del game su dispositivi mobili, quali telefoni cellulari, smartphone e tablet di varia grandezza.
A fronte di questo limite, gli sviluppatori hanno dotato il protagonista di numerose armi, oggetti vari, accessori che saranno utili nelle varie missioni. Per acquistarle, il giocatore deve guadagnarsi monete e lingotti d’oro.
Il gioco comprende 8 missioni da giocare e 7 nuove verranno aggiunte successivamente. La grafica in 3D, “rubate” direttamente dal film, è uno dei punti di forza del gioco e allo stesso tempo di debolezza, nel senso che pur essendo tratte dal film, in alcuni casi non gli scenari non sono perfettamente definito. Il motivo è che, probabilmente, gli sviluppatori non hanno voluto “appesantire” il game. Stesso motivo si può addurre per il sistema di “pulizia dei cadaveri”, ossia di far sparire i nemici una volta abbattuti che nel caso specifico sprofondano nel pavimento.
Da sottolineare positivamente, invece, il supporto al Game Center (obiettivi da sbloccare) e la possibilità di seguire la storia ufficiale del film in una serie di fumetti che separano le ;varie missioni.
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