Molti utenti della rete stamattina hanno potuto seguire in diretta, tramite Ustream, le ultime fasi del lungo viaggio che ha portato il Mars Science Laboratory, meglio noto come Curiosity, da Cape Canaveral dove era stato lanciato lo scorso 26 novembre al cratere Gale su Marte. I "sette minuti di terrore" dall'entrata in atmosfera all'arrivo al suolo, seguiti dalla folla di tecnici e ingegneri del Jet Propulsion Laboratory, si sono conclusi con applausi e abbracci: Curiosity è "safe" sul suolo marziano.
La tecnica di atterraggio sviluppata per questa missione è stata del tutto innovativa. Dopo un primo rallentamento a opera del paracadute, a un'altezza di 1,8 km dal suolo con ancora una velocità di circa cento metri al secondo entrava in funzione lo "stadio di discesa", ovvero una piattaforma dotata di otto razzi di frenata che completavano la decelerazione; sotto la piattaforma lo "Sky Crane", un sistema di briglie, reggeva il modulo curiosità abbassandolo fino a sette metri e mezzo. Una volta confermato l'atterraggio morbido le modulo le briglie venivano staccate con piccole cariche esplosive e lo stadio di discesa lanciato lontano con i razzi.
Lo scopo principale di Curiosity, un bestione lungo tre metri e pesante quasi una tonnellata (quasi cinque volte Spirit e Opportunity), è quello di investigare sulla passata e presente (e perché no, magari futura) capacità di Marte di ospitare la vita. Dispone di un laboratorio chimico in grado di vaporizzare piccoli pezzi di roccia per analizzarne spettrograficamente la composizione, di uno spettrometro di particelle alfa, di uno spettrometro di massa, di un rilevatore di neutroni - utile per individuare acqua e ghiaccio - e di vari sistemi di telecamere. Su Wikipedia è presente una descrizione dettagliata di tutti i dieci strumenti scientifici di Curiosity, ma se leggete l'inglese la voce corrispondente della Wikipedia in lingua inglese è molto più ricca di informazioni.
Curiosity comunica con la terra attraverso un transponder nella banda X oppure attraverso trasmissioni UHF passando attraverso i satelliti che orbitano attorno a Marte. La velocità di trasmissione nell'era della banda larga fa sorridere: varia tra 0,48 e 31,25 kbps, come i modem di vent'anni fa.
Il luogo di atterraggio nel cratere Gale è stato scelto perché si pensa si tratti di una zona di deposito di un antico lago, e possa quindi contenere tracce di una passata vita organica.
La missione dovrebbe durare almeno un anno marziano (corrispondente a due anni terrestri) e certamente durante questo periodo verranno raccolte tante informazioni utili anche per una possibile futura missione umana. E chissà, magari ci sarà anche qualche sopresa.
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