Le visioni serali e private del ‘Grande Occhio’ non erano state ritenute sufficienti dal Congresso Mondiale sulla Mediaticità e Demagogia, a cui avevano partecipato, dando il proprio scontato assenso, i rappresentanti di tutte le nazioni tecnologicamente avanzate del pianeta Terra: c’era bisogno di un evento collettivo, di una danza mentale totalizzante, di un catalizzatore mondiale dell’emotività. Un appuntamento mediatico settimanale capace di estirpare ogni traccia di individualismo o la malsana propensione al tempo libero e all’estasi privata; un generatore di desideri pilotati ed economicamente conformi alle linee guida della Grande Catena Produttiva.Prima del collegamento olografico, la recita collettiva e a voce unisona dell’abituale motto fraternizzante, appositamente studiato dal Comitato Centrale e proiettato sui megaschermi delle colonne, creava la giusta atmosfera empatica: “Insieme è uguale.Insieme è bello.Insieme è felicità.”
- Signore, devo chiederle di seguirci in Centrale! - disse uno dei poliziotti, mentre l’altro affiancatosi all’uomo era pronto ad afferrarlo per un braccio, nel caso di un tentativo di fuga o di uno scatto violento.
- Ma perché? Cosa ho fatto? Stavo solo ammirando un tramonto! Non è reato farlo, no? Ho sempre partecipato ai raduni del lunedì… Cosa ci sarà di nuovo nella visione collettiva di stasera? - chiese in maniera irriverente mentre i poliziotti si guardavano in faccia esterrefatti, non credendo alle proprie orecchie.
- Lei ha violato la Legge! Lo sa benissimo… - rispose uno dei due senza aggiungere niente di nuovo a ciò che l’uomo sapeva già. - Il suo disturbo dissociativo non solo danneggia la sua stessa persona che non si nutre del Sapere Comune, ma soprattutto danneggia la collettività con la sua tendenza N.P.!
- Non Partecipazione. - specificò il collega - Il suo sciocco anticonformismo è fastidioso e inutile! Cosa crede di dimostrare standosene qui a guardare il suo tramonto, di essere migliore di quegli altri che a quest’ora saranno già tutti radunati, felici e inquadrati, intorno alle colonne dei condomini e delle piazze? Crede questo?.
- Io… veramente…
- Crede che questo suo patetico tentativo di collocarsi al di fuori del Sistema la renderà più felice e soddisfatto della propria esistenza? Non ha mai pensato che invece tutto sarebbe per lei molto più inutilmente complicato? Crede che l’originalità, il libero arbitrio, la creatività, la riflessione solitaria rappresentino le vere soluzioni per i mali del mondo? Crede davvero che occorra più coraggio per essere soli? Crede di essere un eroe? Crede che non sia abbastanza coraggioso far parte di una grande e immensa famiglia?.
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