I premi
I Premi Italia hanno avuto un protagonista: Vittorio Curtoni, al quale sono andati tre premi (curatore, romanzo e racconto), più un quarto alla sua creatura, la rivista Robot. Un dettaglio che non viene divulgato ufficialmente ma di cui siamo a conoscenza (curando la gestione informatica del premio) e che ci sentiamo di poter rivelare senza offendere nessuno è che in tutte e quattro le categorie Curtoni ha vinto con enorme distacco: se normalmente il Premio Italia è un premio alla popolarità, questa edizione è stata soprattutto una grande dimostrazione di affetto per l'amico scomparso.Il fenomeno "affettivo" non ha invece influito sui risultati del premio organizzato dalla World SF, il Premio Vegetti, che ha ignorato il libro di Curtoni per premiare Donato Altomare. Sul premio è poi seguita qualche polemica, ma sostanzialmente, anche se noi stessi non possiamo dire di condividere né dal punto di vista letterario né dal punto di vista dell'opportunità il risultato, si è trattato di un premio assegnato da giurati, una giuria tra l'altro abbastanza disomogenea, e un responso di questo tipo è per sua natura inevitabilmente opinabile. La presidenza della World SF ha comunque ritenuto di onorare Curtoni con una targa speciale, voluta dai vicepresidenti Riccardo Valla e Vittorio Catani e presentata da quest'ultimo. Anche su suggerimento di Gianfranco de Turris, che ci è sembrato molto sensato, la prossima edizione dovrebbe essere dedicata ai saggi.
Le prossime edizioni
Durante la riunione ufficiale dell'Italcon la domenica mattina è stato proposto l'abbandono del metodo di voto Australian Ballot, che era stato voluto da Ernesto Vegetti e inserito nel regolamento del premio stilato nel 1998. Dopo una vivace discussione la proposta è stata approvata sostituendo il vecchio metodo con un più semplice e banale conteggio: verrà espressa una sola preferenza, chi avrà più preferenze vincerà. Purtroppo, se l'Australian Ballot contribuiva a limitare i danni causati dal lobbying, fenomeno dal quale il Premio Italia è sempre stato più o meno afflitto, la sua cancellazione proprio in un'epoca come quella in cui si sta entrando in cui i votanti saranno in gran numero soci di uno stesso club - lo Star Trek Italian Club - lascia prevedere per le prossime edizioni gravi sbilanciamenti che potrebbero compromettere qual poco di credibilità che il premio si stava riconquistando anno dopo anno. Anche con le migliori intenzioni e anche senza giochi di squadra (peraltro legittimi) è chiaro che col solo numero di votanti le produzioni Stic saranno regolarmente favorite.La prossima edizione dell'Italcon è stata assegnata nuovamente a Bellaria, risultato obiettivamente scontato sia visto l'ottimo risultato di questa edizione sia vista la mancanza di proposte alternative compiute. Ci auguriamo che sia possibile in futuro spostare altrove l'Italcon, magari per singole occasioni o per alternanze con altri organizzatori, ed evitare che questa storica manifestazione diventi solo un marchio di una saletta della Sticcon.
Bottom line
Il nostro giudizio sulla Italcon targata Sticcon alla fine è molto positivo, e ci sembra di poter dire, dopo aver parlato con numerose persone e aver sentito diversi pareri, che sia un'opinione condivisa dai più. Qualcuno, per natura pessimista e sospettoso (il sottoscritto…) ha avanzato la teoria che con gli anni la qualità delle Italcon tende a diminuire se restano nella stessa sede. Alberto Lisiero dello Stic ha promesso di smentire quel tizio, e speriamo davvero che ci riesca.
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