Quale migliore occasione dei cinquant’anni per ripartire con una nuova vita? E se ciò vale per le persone normali, perché non dovrebbe valere anche per i supereroi? Il 4 luglio arriva in Italia il reboot The Amazing Spider-Man in 3D. Per l’occasione, nuova faccia per l’Uomo Ragno (Andrew Garfield, visto in The Social Network e Parnassus), nuova storia (firmata dallo sceneggiatore James Vanderbilt, atteso quest’anno anche con il remake di Atto di forza) e, non ultimo, nuovo regista (Marc Webb, al suo secondo film dopo il brillante e romantico 500 giorni insieme). Nel cast anche Emma Stone, Rhys Ifans, Denis Leary, Campbell Scott, Irrfan Khan, Martin Sheen e Sally Field.

Insomma, tutto pronto per svelare uno Spider-Man che, promettono i produttori (Laura Ziskin, Avi Arad e Matt Tolmach in associazione con Marvel Entertainment per Columbia Pictures), non si è mai visto prima. E forse per mettere in archivio Spider-Man 3, l’ultimo capitolo gestito da Sam Raimi, che ha incassato molto ma non ha scaldato critica e pubblico.

E allora ecco la sinossi ufficiale. The Amazing Spider-Man è la storia di Peter Parker (Garfield), un liceale emarginato che è stato abbandonato da piccolo dai genitori e affidato allo zio Ben (Sheen) e alla zia May (Field). Come la maggior parte degli adolescenti, Peter cerca di capire chi è e come è diventato la persona che è adesso. Peter cerca la sua strada insieme alla ragazza per cui si è preso una cotta, Gwen Stacy (Stone), e insieme i due affronteranno l’amore, l’impegno e tanti segreti. Quando Peter scopre una misteriosa valigetta che apparteneva a suo padre, inizia una ricerca per capire il perché della scomparsa dei genitori – e questo lo porta direttamente a Oscorp e al laboratorio del Dr. Curt Connors (Ifans), il vecchio socio del padre. Quando, come Spider-Man, entrerà in rotta di collisione con l’alter ego di Connors, Lizard, Peter sceglie di usare i suoi poteri e diventare un eroe, anche se questo cambierà radicalmente la sua vita.

Di seguito una galleria fotografica e varie clip, in attesa che arrivi anche da noi l’Uomo Ragno, splendido cinquantenne.