Visioni Fantastiche è il trentacinquesimo evento culturale della serie Percorsi d’Arte e vede protagonista Michelangelo Miani: pittore e illustratore professionista. Autore d’immagini molto coinvolgenti, Miani si occupa di fantascienza e in genere del fantastico, ma anche di astronomia, illustrazioni storiche e per ragazzi. La sua tendenza verso l’immaginario spazia in un’ampia gamma di linguaggi espressivi tra realismo e astrazione, tra complessità

e minimalismo. La partenza di Michelangelo Miani è legata al mondo letterario, all’illustrazione, una forma d’arte molto antica, nata addirittura sui papiri dell’antico Egitto.

“Si tratta di un’illustrazione di grande qualità e raffinatezza formale, indirizzata verso l’universo reinventato eppure plausibile del migliore immaginario fantascientifico.” (Edoardo Di Mauro).

Da questo portfolio d’illustrazioni, caratterizzate da una perizia ammirevole con un gioco di sfumati straordinario, il percorso dell’artista affronta in seguito la pittura da cavalletto.

“Nelle mie illustrazioni il fantastico e il narrativo si misurano sempre con un elemento realistico, scientifico e tecnologico. Confrontarmi con la sfera pittorica ha significato in primo luogo una assoluta libertà di espressione, una manualità più libera e “distesa” e il poter lavorare su dimensioni sensibilmente maggiori (...) L’elemento centrale, problematico e irrisolto, è proprio nell’ambiguità, anche percettiva, tra il mondo artificiale, tecnologico e quello naturale, biologico, organico e inorganico.” (Michelangelo Miani).

Passando dalla sfera letteraria del libro a quella architettonica della parete, le immagini di Miani diventano più astratte, come in un continuo fluire di fibre innaturali, pur mantenendo l’altissima qualità tecnica che lo contraddistingue, in una sorta di cifra stilistica. Alla base della ricerca pittorica c’è un processo di sintesi, così la descrizione analitica di forme, superfici, materiali perde ogni riferimento a mondi o realtà naturali pur mantenendo una forte visione tridimensionale.

“L’immagine indubbiamente è sempre finzione - dopo Magritte chiederselo è semplicemente ingenuo o in mala fede - ma l’occhio tende ancora a cascarci. (...) In un certo senso si può parlare di visione ravvicinata, ma anche di horror vacui, di saturazione pittorica della superficie, contro qualsiasi esigenza di descrizione o di naturalismo.” (Martina Corgnati). Alla tradizionale tecnica pittorica di gran parte della sua produzione Michelangelo Miani ha aggiunto recentemente una rielaborazione digitale dei suoi stessi lavori, attivando un ulteriore livello di riflessione sull’arte visiva e la sua riproducibilità.

Tutto, comunque all’insegna di quella tendenza alla fantasia che nell’arte permette di leggere dentro, proprio nel profondo di noi. 

Gli orari della mostra: sabato 26, inaugurazione alle ore 17; dal lunedì al venerdì dalle 14:30 alle 18:30, mercoledì e venerdì anche dalle 20 alle 22 e martedì anche dalle 9:30 alle 11:30. Al sabato dalle 10 alle 12.

Biblioteca comunale di Costa Masnaga, piazza Confalonieri 4.