Corbaccio ha inviato in libreria un romanzo che sicuramente sarà gradito ai tanti lettori di fantascienza, ma non solo. Si tratta di I custodi della storia. (The History Keepers: The Storm Begins, 2011) dello scrittore inglese Damian Dibben. È il primo titolo della saga History Keepers. Di questa saga è stato già pubblicato un secondo volume dal titolo Circus Maximus (2012).
Viaggiare nel tempo è uno dei tanti sogni del genere umano. Sono molti i romanzi fantascientifici che parlano di viaggi nel tempo. Molti gli scrittori che si sono cimentati sull'argomento, un nome per tutti: Poul Anderson che ha scritto vari romanzi sul tema. Su tutti spicca il dittico La pattuglia del tempo e Lo scudo del tempo, già ristampati più volte.
Dibben ci presenta ora un romanzo rivolto chiaramente a un pubblico di lettori YA. I custodi della storia è un perfetto cocktail di viaggi nel tempo, sette segrete, agenti doppiogiochisti, avventure mozzafiato e suspense. Un'opera che ricorda, ma solo per alcuni particolari, Guerre imperiali (collana Valis della Hobby & Work, 2006), primo volume di una serie scritta da Harry Turtledove.
Nel romanzo conosciamo Jake Djones, un adolescente che vive a Londra, la cui vita somiglia a quella di tanti altri adolescenti. I suoi genitori sono proprietari di un negozio che vende sanitari e oggetti per il bagno, ma in realtà sono Custodi della Storia: appartengono a una società segreta i cui membri possono viaggiare nel tempo per controllare che nulla venga mutato e impedire ai nemici di alterare la storia.
Un giorno i genitori affidano il negozio a Jake, dicendo che devono andare a una convention. Poco dopo però, mentre torna dalla scuola, il ragazzo viene rapito e portato in una base segreta. Qui scopre la vera "professione" dei genitori, che nel frattempo sono scomparsi nella Venezia del XVI° secolo. Il ragazzo cercherà in ogni maniera di ritrovarli, viaggiando anche lui nelle pieghe del tempo, partendo dal "punto zero" per andare nella Londra del terzo millennio, nella Francia del Settecento e così via, tra inseguimenti mozzafiato e misteri da risolvere. In compagnia della bellissima Topazia e del fratello Nathan, agenti suoi coetanei ma provenienti da altri secoli, viene a sapere della famiglia Zeldt, e dei suoi piani per distruggere il mondo così come lo conosciamo.
Un brano dal testo. La notte in cui Jake Djones scoprì che i suoi genitori si erano perduti in qualche punto imprecisato della storia fu la più tempestosa mai registrata. Era dal lontano e dimenticato uragano del 1703 che a Londra non si vedeva un tempo simile, con scrosci di pioggia di quell'intensità e venti tanto impetuosi. Sul Tower Bridge, al centro esatto del fortunale, una vecchia Bentley blu scuro attraversava con qualche incertezza le acque rigonfie del Tamigi diretta alla sponda nord. Aveva gli abbaglianti accesi e i tergicristalli che lavoravano alla massima velocità sotto l'accecante cortina di pioggia. Seduto nervosamente sul grande sedile posteriore in pelle c'era una ragazzo di quattordici anni con la carnagione olivastra, i capelli neri e ricci e occhi intelligenti e coraggiosi. Il ragazzo portava l'uniforme di scuola: giacca blu, pantaloni neri e scarpe di pelle piuttosto malconce. Accanto a lui la sua vecchia cartella, colma di libri e quaderni. Nella targhetta consunta era impresso a lettere dorate il nome, Jake Djones. I grandi occhi castani di Jake esaminavano le due figure oltre il vetro, sul sedile anteriore. A sinistra era seduto un signore alto e sdegnoso, con un serioso completo nero e un cappello a cilindro, a destra l'autista in uniforme. I due confabulavano sottovoce, ma Jake non avrebbe comunque potuto sentire cosa si dicevano per via del vetro. Mezz'ora prima i due sconosciuti lo avevano rapito.
L'autore. Damian Dibben, inglese, lavora come sceneggiatore a varie serie televisive e a film per la televisione e per il grande schermo. È orgogliosamente londinese e vive a Southbank con il suo cane Dudley.
La quarta di copertina. I genitori di Jake Djones sono scomparsi: potrebbero trovarsi in qualsiasi punto del tempo e dello spazio. Perché alcuni membri della famiglia Djones custodiscono un segreto incredibile: fanno parte dei Custodi della Storia, una società segreta che viaggia attraverso i secoli per impedire a nemici diabolici di mescolare le epoche e farne addirittura sparire alcune. Alla ricerca dei suoi, Jake si trova catapultato dalla Londra del terzo millennio alla Francia dell'Ottocento alla Venezia del Cinquecento. Per ritrovarsi infine a Punto Zero, il quartier generale della società dove conosce un gruppo di straordinari agenti e viene a sapere della famiglia Zeldt e dei suoi piani per distruggere il mondo così come lo conosciamo...
Damian Dibben, I custodi della storia (The History Keepers: The Storm Begins, 2011)
Traduzione Olivia Crosio, Corbaccio, collana Narratori Corbaccio, pagg. 328, euro 16,40
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