Rosa Montero è una scrittrice spagnola, famosa nel suo paese e conosciuta anche in Italia dove sono stati tradotti cinque suoi romanzi. Ora la Salani propone Lacrime nella pioggia (Lagrimàs en la lluvia, 2011), nuovo lavoro in cui l’autrice descrive un mondo futuro dichiaratamente ispirato a Blade Runner.
Il romanzo si svolge nel 2109. L'uomo ha iniziato a espandersi e sfruttare pianeti come Marte e due lune di Giove. A questo scopo vengono usati uomini creati in laboratorio chiamati in un primo tempo "Homolab" poi replicanti, termine preso "da un famoso film del XX° secolo".
I replicanti, in tutto simili all’uomo, erano creati in vari modelli e usati in tutti i lavori pericolosi e gravosi. In pratica erano schiavi senza alcun diritto, la cui vita era limitata a soli cinque anni tramite un inarrestabile e incurabile processo cancerogeno noto come TTT (Tumore Totale Tecno). In seguito una rivolta dei replicanti aveva fatto sì che anch'essi avessero diritti e doveri uguali a quelli di tutti gli esseri umani.
A tutti i replicanti veniva innestata una memoria artificiale creata da appositi artisti conosciuti come "memoristi" ma il replicante sapeva che i ricordi che aveva della sua infanzia sino al momento in cui "prendeva" vita e coscenza di sè erano falsi.
Con l’attuazione pratica del teletrasporto che aveva permesso di andare in altri sistemi solari l’uomo era entrato in contatto con vari esseri di altri pianeti.
La protagonista è una replicante da combattimento, Bruna Husky, che dopo aver lavorato per due anni in pratica gratis per ripagare la ditta del costo della sua creazione, ora lavora come investigatore privato indipendente e viene assunta da Myriam Chi, un'altra replicante. La Chi è a capo di un Movimento di Replicanti ed è preoccupata perché da qualche mese si sono verificati casi di replicanti impazziti che hanno ucciso chi era loro vicino per poi suicidarsi. Si sospetta l’uso di memorie artificiali adulterate vendute da spacciatori. Bruna inizia una difficile indagine che la porterà a una soluzione davvero inaspettata.
L’autrice da noi intervistata (l'intervista uscirà nei prossimi giorni) non nasconde di aver preso varie idee dal libro di P.K. Dick e dal film Blade Runner, infatti lo stesso titolo Lacrime nella pioggia è contenuto nella famosa frase dell’ultimo replicante, Roy Batty, prima di lasciarsi cadere nel vuoto: "Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire".
L'autrice. Rosa Montero è nata a Madrid nel 1951. Ha frequentato l’Università di Lettere e Filosofia di Madrid collaborando anche con gruppi di teatro indipendente, tra i quali Canon e Tábano. Contemporaneamente inizia la Scuola di Giornalismo e collabora con il quotidiano Informaciones di Alicante e con la rivista Tele-Radio. Negli anni seguenti scrive anche per altri quotidiani tra i quali Fotogramas, Pueblo e Posible. Dalla fine del 1976 lavora esclusivamente per il quotidiano El País.
Il suo primo romanzo, pubblicato da Debate Bolsillo Editore, esce in libreria nel 1979 con il titolo Crónica del desamor.
Il romanzo Amado amo (Debate Bolsillo) è stato il libro più venduto alla Fiera del Libro di Madrid del 1988. Negli anni Novanta pubblica una serie di racconti per l’infanzia e una raccolta dei migliori reportage della sua carriera da giornalista. Molti romanzi della scrittrice sono stati tradotti in italiano: La figlia del cannibale, Premio Primavera de Novela nel 1997 (Frassinelli, 1997), Il cuore del Tartaro (Frassinelli, 2001), Il nido dei sogni (Mondadori, 2002) e La pazza di casa, Premio Grinzane Cavour 2005 per la Sezione Narrativa Straniera (Frassinelli, 2004), Notturno di Sole (Salani 2010).
La quarta di copertina. Stati Uniti della Terra, 2109. In un mondo abitato da umani e replicanti, questi ultimi sono vittime di morti sospette. Si tratta di casi isolati o non è piuttosto la risposta di una società sempre più ostile e pericolosa? Capirlo è il compito di Bruna Husky, detective replicante, aggressiva, solitaria e disadattata, che si ritrova coinvolta suo malgrado in un complotto inquietante, con l'obiettivo di alterare la storia stessa dell'umanità per crearne un'altra, fittizia e manipolabile. Sua unica risorsa, un gruppo di emarginati, capaci di conservare ragione e tenerezza in un mondo soffocato dalla repressione...
Rosa Montero, Lacrime nella pioggia (Lagrimas en la lluvia, 2011)
Traduzione Claudia Marseguerra, Salani Editore, pagg. 473, euro 18,00
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