L'ultimo episodio di Fringe andato in onda venerdì scorso ha visto inalterate le solite poco piacevoli cifre: tre milioni di spettatori, 1.2 di rating nella fascia 18-49. Se considerate che House viene cancellato mentre ancora resiste a 1.7 nella stessa fascia e il doppio degli spettatori, e se a questo aggiungete che un punteggio come quello di Fringe potrebbe al massimo funzionare su una rete via cavo come Syfy (e non necessariamente), potere immaginare perché in generale i media non vedano un gran futuro per la serie prodotta da JJ Abrams, che dalla stagione tre alla quattro ha perso un terzo del pubblico. Colpa delle scelte operate nella nuova stagione o semplicemente gli spettatori si sono spostati altrove, tipo l'isola di Alcatraz, che ha uno sviluppo in fondo più lineare e facile da seguire?
Quale che sia la risposta, il punto di vista di Jeff Pinkner e Joel Wyman, i due produttori esecutivi nonché autori di Fringe, è più positivo di quanto non ci si aspetterebbe. Parlando con Hollywood Reporter in questi giorni Jeff Pinkner hanno fatto sapere che "ci sono conversazioni in atto tra la casa di produzione (Warner) e l'emittente (Fox) riguardo alla possibilità di una stagione cinque".
Come avevamo riportato tempo fa, lo stesso boss della Fox Kevin Reilly, aveva ammesso tanto di amare la serie, quanto che era una perdita economica per l'emittente. Eppure Joel Wyman non dà la sconfitta per scontata: "Noi siamo del tutto sicuri di dove andremo, se avremo la fortuna di andare avanti".
La molla che potrebbe spingere avanti la serie è data da un numero: 88. Non si tratta di uno dei misteri del telefilm, ma del numero di episodi di cui sarebbe composta la serie se finisse con la stagione quattro, mentre per poter vendere in modo lucrativo le repliche alle altre emittenti in tutti gli Usa, il numero magico è cento, che si raggiungerebbe solo arrivando ad almeno metà della stagione cinque. Su questi numeri Wyman dice: "Penso valga per tutti i telefilm. 88 è buono, 100 è meglio. Ma io e Jeff non pensiamo a queste cose, sono aspetti che riguardano altre persone. Noi seguiamo il nostro telefilm, scriviamo gli episodi e amiamo il nostro lavoro".
La sicurezza per Wyman arriva da un altro aspetto della vicenda: "Non vorremmo mai proseguire se non pensassimo di avere qualcosa di incredibilmente creativo da dire e fare. Se poi i poteri superiori troveranno una soluzione plausibile per andare avanti, ne saremmo elettrizzati".
Ai due si è poi aggiunta una voce eccellente, quella di Mike Ausiello, che prima operava da Entertainment Weekly per poi passare al suo sito ufficiale Tv Line. Qual è la caratteristica di Ausiello? Che è sempre stato un passo avanti a tutti, motivo per cui le sue ultime notizie vengono sempre prese molto più seriamente della maggior parte dei soliti rumor. In questo caso, la sua news recentissima è stata: "Aspettate a dare l'estrema unzione a Fringe. A dispetto dei rating apocalittici, la serie è ancora attiva nella caccia alla stagione cinque. Uno scenario che viene (parole sue) sbandierato in questi ultimi giorni è che il telefilm potrebbe tornare per un'ultima stagione di quindici episodi. Se questo succedesse ne sarei molto felice". E detto da Ausiello suona più come un ordine che un pio desiderio.
In questa fase, per la Fox è un periodo di grosse decisioni e molti pensano che l'ago della bilancia sia la resa in termini di ascolti sia di Alcatraz che del prossimo Touch con Kiefer Sutherland. Presto scopriremo se l'emittente avrà ancora abbastanza fiducia nelle possibilità di Olivia e soci.
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