Sarà che il prossimo ritorno di Phoenix, ovvero Jean Grey/Marvel Girl nelle serie degli X-Men che escono negli USA, ha causato qualche ricerca bibliografica in più, sarà che è in programma nei comics un evento crossover intitolato Vendicatori contro X-Men che ha come causa proprio il ritorno di Fenice, sarà che i Marvel Studios sono impegnati in azioni giornaliere di marketing sui film in uscita con supereroi dell'universo Marvel (mancano forse solo notizie su chi organizza il catering), sarà che le belle donne non tramontano mai, sarà quel che sarà, ma è singolare che il sito Blastr rilanci quasi come notizia la curiosità riportata dal blog Weird Universe di Paul di Filippo su un aspetto delle origini del personaggio.
La notizia è: Chris Claremont e John Byrne hanno preso "ispirazione" per Dark Phoenix da un episodio della serie britannica The Avengers interpretata da Patrick Macnee e Diana Riggs, un episodio in cui Emma Peel appare in un elegante e provocante bustino nero per gran parte del tempo e che è stato fortemente censurato negli USA ai tempi.
Sì, certo. Però non è che sia una scoperta recente. È cosa ormai più che risaputa da almeno un paio di decenni. Vero che gli USA sono in grado di stupire per le loro "censure" in campo della fiction, basti ricordare la bottiglia di birra che non poteva stare in mano a Clark Kent/Superman su una copertina. Ma gli USA sono un paese per tanti versi originale, infatti non ci sono problemi o scrupoli nel legare i personaggi della DC alle slot machine.
Ma procediamo con ordine. È vero che Claremont e Byrne nel numero 132 della serie Uncanny X-Men (aprile 1980) per creare l'Hellfire Club si ispirarono completamente a livello di trama e di visuals all'episodio A touch of Brimstone del 1966 di The Avengers (Agente Speciale il titolo italiano). Si ispirarono a tal punto che non solo Jean Grey nel ruolo della Dark Queen del club deriva da Emma Peel versione Queen of Sin (Regina del peccato), ma che la stessa organizzazione del club e alcuni dei suoi membri più importanti derivano da quell'episodio. Ad esempio Mastermind, che plagia Jean Grey, e che di nome fa Jason Wyngarde ha il volto dell'attore Peter Wyngarde, il cattivo di quell'episodio di The Avengers (sarà poi Grant Morrison in The Invisibles a riprenderlo di nuovo nella sua versione Jason King). La stessa Emma Frost (White Queen) deve il suo nome a Emma Peel.
Claremont copione in versione George Lucas dunque. Facile diventare famosi in questo modo.
È vero che l'episodio venne censurato negli USA. Non era ritenuto adatto al pubblico ai tempi. In Inghilterra forse si facevano meno problemi, mentre negli Stati Uniti non si poteva mostrare fanciulle poco vestite e in atteggiamenti sado-maso. Forse non si può neppure adesso.
Negli USA, perché in Italia il problema, per fortuna, non c'è stato. Non solo l'episodio passò tranquillamente in RAI alle sette di sera in almeno un'occasione, ma la versione in VHS e poi in DVD di Yamato Video di Un pizzico di zolfo risulta completo.
E per farvi sognare un poco, fra le Risore in rete il link alla scena di Emma Peel in tutto il suo splendore nella versione Queen of Sin. Il presentatore è Peter Wyngarde (Dipartimento S, Survivors).
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