Immaginare il futuro è compito della fantascienza: scriverlo e mostrarlo in tutti i modi possibili e verosimili, è l'esercizio più divertente da compiere per chi ne scrive, e per chi la legge. Molti poi si divertono a fare il cosiddetto retrofuturo, ovvero a immaginare "cose da fantascienza" ma avvenute in passato, in un universo alternativo in cui le cose sono andate diversamente da come le conosciamo. È un po' come fare ucronia, la classica analisi del tipo, ad esempio: ma se Kennedy fosse sopravvissuto all'attentato di Dallas, la corsa allo spazio sarebbe cambiata in qualche modo? E l'immaginario collettivo espresso dalla letteratura e dal cinema, ne avrebbe risentito? Qualcosa del genere si sono divertiti a fare i curatori del sito The Daily What, contenitore delle cose più disparate che riguardano tecnologia, satira, attualità, costume e quant'altro, proponendo i lavori dell'illustratore newyorchese Peter Stults, specializzato in arte digitale e graphic design. Stults ha immaginato come molti dei più famosi film degli ultimi anni avrebbero potuto essere realizzati negli anni sessanta di un universo alternativo, e ha disegnato i relativi poster.
Il risultato è Movies from an alternate universe, una collezione divertente e straniante. Si va da Avatar, interpretato da un sornione William Shatner nei panni del marine Jake Sully con tanto di pelle blu (ma stranamente senza orecchie a punta), in un cast che vede Natalie Wood nei panni della Na'vi Neytiri, John Wayne in quelli del cattivo colonnello Quaritch, Deborah Kerr che fa le veci di Sigourney Weaver e Yul Brinner nei panni dell'antagonista Na'vi di Shatner. Il tutto per la regia di Howard Hawks, che di fantascienza si è occupato davvero dirigendo, non citato, il mitico La cosa da un altro mondo. E poi 2001: Odissea nello spazio visto da Fritz Lang, Il quinto elemento con Sean Connery al posto di Bruce Willis e Fred McLeod Wilcox (quello di Il pianeta proibito) al posto di Luc Besson, mentre Bruce Lee sguazza nel suo elemento utilizzando il kung-fu in Matrix, avendo al suo fianco Sidney Potier nei panni di Morpheus e contro uno stralunato Peter Sellers in quelli del signor Smith. La galleria riporta i più divertenti in ambito fantastico o fantascientifico (c'è pure Leonard Nimoy in un'improbabile versione di Die Hard), mentre il sito di Stults, il cui link è nelle Risorse di rete, ne contiene altri. Insomma, ci si diverte a scoprire come potevano essere i film che conosciamo, in un universo alternativo più rude e glam al tempo stesso.
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