Ai puristi del fumetto potrà non essere piaciuto, ma il primo Ghost Rider ebbe comunque un discreto riscontro: 228 milioni di dollari di incasso mondiale a fronte di un budget di 110 milioni. Certo non un incasso stellare, ma sufficiente per fa sì che la Sony decidesse di dare a Johnny Blaze una seconda chance (e un budget di 75 milioni di dollari), anche se per il suo ritorno sulle scene molte cose verranno migliorate rispetto al primo capitolo.
In questo Ghost Rider: Spirit of Vengeance, ritroveremo Johnny nascosto da qualche parte nell'Europa dell'Est, dove cerca di controllare il proprio, letterale, demone interiore. Ma durante il suo viaggio incontra una ragazza di nome Nadya (Violante Placido) e suo figlio Danny (Fergus Riordan), il quale risulta essere il figlio del diavolo, interpretato da Ciaràn Hinds (che vedremo anche nel prossimo John Carter di Marte). Purtroppo il papino si sta decomponendo e ha bisogno di un nuovo corpo di cui prendere possesso e il figlioletto gli sembra l'opzione migliore. Toccherà a Blaze impedire che succeda.
Il sito Blastr ha colto l'occasione per parlare con le persone coinvolte nel film, scoprendo così i cinque validi motivi per riscoprire Ghost Rider.
È molto più cupo del precedente.
Il duo di registi Mark Neveldine e Brian Taylor: "Ci è piaciuto il primo film per quello che è, un film della Disney!". Dopo aver finito di ridere, Taylor prosegue dicendo: "È quello che ha detto anche Nicolas Cage ed era una visione interessante della storia. Ma il nostro film non è niente del genere, volevamo distaccarci da quella versione e fare qualcosa di completamente diverso. Abbiamo ripreso il personaggio 5/6 anni dopo il primo film e si trova in condizioni molto diverse, è una persona diversa. Si trova in un altro posto, l'Europa, ha un'altra moto. Persino la sua trasformazione è cambiata, il teschio è diverso, tutto è cambiato e progredito. Immaginate che sia una malattia, che nel frattempo è peggiorata e questa è la sua fase finale".
Le moto sono davvero toste.
Parlando del suo nuovo mezzo di trasporto, Nicolas Cage dice: "Sono stato benedetto da una moto davvero ottima in questo film". Il suo personaggio ora guida una Yamaha Vmax, mentre Idris Elba (che scopriremo più avanti) una Ural Solo del 2010. "Questa moto è perfetta per quello che deve fare il personaggio. È quasi musicale, c'è un rapporto perfetto uomo-macchina. Nel film precedente avevo un chopper ed era difficile farle fare quello che volevo."
Ci sono due Nicolas Cage.
Brian Taylor racconta: "Abbiamo girato una scena di esorcismo davvero eccellente. Ne abbiamo girata metà all'inizio della giornata e metà alla fine. E ciò che più abbiamo apprezzato è stata la dualità di Cage. Abbiamo avuto il Nicolas Cage più mainstream e subito dopo quello con le palle d'acciaio e ci è piaciuta moltissimo la versione demoniaca. Persino Nicolas ci aveva detto che non aveva nessuna intenzione di recitare come una persona normale e questa sarà un'interpretazione che impressionerà tutti".
C'è anche un monaco guerriero alcolizzato.
Idris Elba (che avete visto in Thor) racconta il suo personaggio: "Moreau dovrebbe essere un personaggio molto religioso, infatti è un monaco. Ma ha i suoi vizi, ha viaggiato in tutto il mondo. Non so se la sua fede è forte come dovrebbe essere, ma è una persona che fa sempre la cosa più giusta. Nel film la sua missione è trovare Danny e proteggerlo dal giorno della profezia. E lo farà con qualsiasi mezzo necessario".
Nicolas Cage pesta il diavolo di brutto.
Ciaràn Hinds, ovvero il diavolo, racconta di una sequenza girata appeso ai cavi: "È stato molto divertente perché all'inizio vedo qualcosa arrivarmi addosso e poi vengo lanciato lontano. Poi ho un dialogo con Nic e subito dopo lui mi lancia verso il cielo, per poi spararmi dritto all'inferno". Secondo Hinds "Ghost Rider non vuole parlare con i demoni o razionalizzarli, vuole solo rispedirli all'inferno".
Il film è previsto in uscita negli usa il 17 febbraio, sotto l'etichetta Marvel Knights, nel frattempo trovate il trailer nelle risorse di rete.
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