"Cosa c'è di concreto in tutta questa storia sui dischi volanti? Cosa significa? Qual è la verità? Fatemi avere un rapporto a vostro comodo".
(Winston Churchill)
"Il miglior modo di unire tutte le nazioni del globo, sarebbe costituito da un attacco da qualche altro pianeta. Di fronte a un simile nemico alieno la gente reagirebbe nel senso della loro unità di interessi e scopi..."
(John Dewey)
“I dischi volanti? La gente ha indiscutibilmente visto qualche cosa”.
(Albert Einstein)
Iniziamo la nostra analisi semiseria da questa frase addebitata al grande scienziato tedesco: la gente ha indiscutibilmente visto "qualche cosa". Nella maggior parte dei casi segnalati non ci sono dubbi su questo, ma su cosa ha visto e "perché" dobbiamo fare alcune riflessioni insieme.
Nelle precedenti puntate di questa piccola rubrica "Primo Contatto" ho espresso una forte perplessità:
- No agli UFO: non penso che una civiltà evoluta viaggi per anni luce e poi si faccia prendere improvvisamente dalla “timidezza”. Oppure rimanga occultata per un tempo indefinito, solo per osservarci… OK allo studio preventivo, ma per quanto tempo? Giorni, non mesi o anni. Dobbiamo ricordare che ci troveremmo sempre davanti a una civiltà molto evoluta (ha affrontato un viaggio che richiede conoscenze superiori). Anche l’eventuale tesi della “non interferenza”, alla Star Trek per intenderci, non mi sembra molto realistica per vari fattori (uno su tutti: non intervenire di fronte a una civiltà con così tante guerre, povertà e catastrofi varie sarebbe poco empatico);
Di contro però l'evidenza (come ci insegna Leonardo Da Vinci) non va sottovalutata; leggete questi due recenti articoli:
"Ufo, cresce il numero di avvistamenti in Italia. Oltre mille l'anno"
Roma - (Adnkronos) - Per la maggior parte ci si riesce, tra fenomeni meteorologici, attività artificiali, militari e paramilitari, ma solo una piccola parte casi segnalati resta senza una spiegazione razionale. Cambia anche la forma. Niente più dischi volanti, ma oggetti triangolari [...].
Roma, 9 set. (Adnkronos) - A Venezia sono sbarcati gli extraterrestri. Quelli dell'applaudito film d'esordio di Gianni Pacinotti detto Gipi, 'L'ultimo terrestre'. Bianchi, gommosi e con il classico testone da alieno, venuti apparentemente in pace e senza troppo clamore. Fantasie da film? Non tanto, visto che nella realtà, anche se gli alieni non ci hanno ancora invaso, la loro venuta si continua ad aspettare, sperare o temere: lo sanno bene al Cisu, il Centro italiano studi ufologici che raccoglie tutte le segnalazioni e gli avvistamenti di oggetti non identificati, "e nella maggior parte dei casi, chi avvista un oggetto in cielo pensa subito a un extraterrestre", spiega all'Adnkronos Edoardo Russo, segretario generale del Cisu. Stando ai dati raccolti dal Centro, "a partire dall'anno 2000 si è verificato un aumento delle segnalazioni, con una punta tra 2009 e 2010 di oltre 1.000 avvistamenti l'anno, 3.000 solo nel 2009, quando prima le segnalazioni erano nella misura di un centinaio", aggiunge Russo.
Il Cisu le raccoglie tutte (per chi ne abbia, l'invito è di compilare il modulo a disposizione sui siti www.ufo.it e www.cisu.org) e cerca di dare una spiegazione al fenomeno. Per la maggior parte ci si riesce, tra fenomeni meteorologici, attività artificiali, militari e paramilitari, o semplici fenomeni culturali: basta pensare che alla diffusione, negli ultimi 3-4 anni, delle lanterne cinesi è corrisposto un aumento delle segnalazioni. Alla fine del lavoro di indagine e scrematura, solo il 10% dei casi segnalati resta davvero un 'Ufo', nel senso stretto dell'acronimo: Unidentified Flying Object. Cioè: sconosciuto.
Altra cosa sono invece gli incontri ravvicinati, di vari tipi, "le cui segnalazioni stanno diminuendo e oggi sono circa una decina di casi l'anno", spiega Russo. E se un tempo gli alieni viaggiavano a bordo di dischi volanti dalla cupolina di vetro (che tra l'altro "vengono ancora avvistati e fotografati", sottolinea il segretario del Cisu), oggi si sono adeguati ai tempi e il vecchio prototipo è stato quasi del tutto soppiantato da forme triangolari e palle luminose che atterrano nel giardino di casa. Rinnovato anche il look marziano: prima gli E.T. erano bianchi e con le braccia lunghe, ora sono grigi e con grandi occhi. Questo perché "gli extraterrestri sono un mito che attiene alla sfera culturale - spiega Russo - esiste, in questo, un'era pre e post Spielberg che ha plasmato l'immaginario collettivo". Resta comunque la mole di segnalazioni, dovuta "alla maggiore informazione diretta, ad esempio attraverso internet, grazie al quale chiunque abbia avvistato un oggetto non identificato può raccontarlo immediatamente", spiega Russo. Per il numero di segnalazioni e avvistamenti, l'Italia è uno dei Paesi piu' attivi, "più di Francia, Germania e Spagna. A livello nazionale - aggiunge Russo - il Nord batte il Sud, con un numero maggiore di segnalazioni in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana".
Per il 2011, anno dell'invasione marziana prevista da Pacinotti, è ancora presto per una proiezione "ma siamo già tra le 1.000 e le 1.500 segnalazioni".
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