A rianimarli è stato una decina di anni fa il cinema, con 28 giorni dopo di Danny Boyle, ma gli zombi, a diversa gradazione sociale, ultimamente sembrano andare a gonfie vele un po' dappertutto, dai libri ai fumetti, alla televisione, guardare il caso The Walking Dead. Non sono da meno i videogame, dove nel 2008 il successo di Left 4 Dead ha fatto scoppiare una nuova febbre per i morti viventi, più vispi che mai, che ha contagiato l'intero panorama digitale e non solo. Pur essendo un gioco essenzialmente multiplayer, lo sparatutto creato da Turtle Rock insieme alla Valve di Portal e Half-Life dipinge con straordinaria efficacia – nel viaggio on the road descritto attraverso mappe che nascondono in un level design certosino il fulcro della narrazione - il sinistro paesaggio apocalittico delle rovine della civiltà americana mostrato in tante pellicole di genere. Citato da più parti, nei first person shooter o in titoli che con gli zombi avevano poco da spartire, Left 4 Dead quest'anno ha passato il testimone a Dead Island, altra hit destinata a lasciare il segno. Niente più città degli States, ma un'isola in perfetto stile vacanze da esplorare liberamente cercando di salvare la pelle, mentre i morti, cattivissimi, camminano sulla terra. Diventerà presto un film prodotto da Lionsgate. Intanto Dead Island si è appena espanso con il primo contenuto scaricabile (dlc) per Pc, Ps3 e Xbox 360: Bloodbath Arena. Si tratta di una serie di sfide in cui bisogna sopravvivere a crescenti ondate di zombi. Quest'autunno i morti viventi di Dead Island sono comunque in buona compagnia. Pronti per lo zombi-tour?
DEAD ISLAND (Deep Silver, per Pc, Ps3 e Xbox 360)
È il re della stagione. Quando è stato pubblicato online il primo trailer, Damon Lindelof ci ha visto un po' di Lost e in effetti non mancano riferimenti alla serie televisiva. Diretti, come il momento evocativo in cui precipita un aereo, e indiretti, nell'isola concepita alla stregua di un personaggio che si svela poco a poco. La vera protagonista di Dead Island è proprio Banoi, un paradiso tropicale che, dietro alle spiagge dorate e al villaggio turistico extralusso nel quale inizia l'avventura, nasconde terribili segreti tra i meandri di un mondo ancora più vasto. La vicenda, sul canovaccio non prettamente lineare del gioco di ruolo, segue le peripezie di un gruppo di superstiti che cerca di fuggire dall'inferno in cui si sono trasformate quelle che dovevano essere tranquille vacanze. Gente comune che si arrabatta come può, arrangiandosi con ciò che recupera nei paraggi, studiando piani azzardati e utilizzando attrezzi come armi di fortuna, che donano al videogame un originalissimo tono survival, fatto di intensa violenza hack and slash e coinvolgente visuale in soggettiva.
DEAD RISING 2: OFF THE RECORD (Capcom, per Pc, Ps3 e Xbox 360)
La casa di Resident Evil tornerà alla sua serie regina l'anno prossimo, con lo sparatutto Operation Raccoon City e l'episodio portatile Revelations, ma intanto spreme quella che è stata una delle uscite più fresche dell'attuale generazione di console. Dead Rising è la riscrittura giapponese del successo dei videogame sandbox alla Grand Theft Auto che con Grand Theft Auto finisce però per non c'entrare niente, grazie a un sistema a tempo e obiettivi multipli che costringe il giocatore a fare continuamente delle scelte. L'avventura si svolge in un preciso numero di ore, che si possono occupare come meglio si crede e a seconda di ciò che si fa si sbloccano diversi epiloghi e si scoprono o no determinati risvolti. Off the Record risponde ai fan che non avevano mandato giù il cambio di protagonista di Dead Rising 2, recuperando per un'esilarante parodia romeriana il caustico antieroe del primo capitolo, il reporter Frank West, e la sua macchina fotografica in un racconto alla “cosa sarebbe accaduto se” un personaggio fosse stato al posto dell'altro durante i fattacci di Fortune City, la Las Vegas del videogame invasa letteralmente da migliaia di goffi zombi da eliminare nelle maniere più fantasiose.
HOUSE OF THE DEAD OVERKILL – EXTENDED CUT (Sega, per Ps3)
È la riedizione hd del piccolo cult pubblicato originariamente per Wii nel 2009 che reinventa la storica famiglia di sparatutto con la pistola un tempo molto popolari in sala giochi. Arriva in esclusiva su Ps3 perché è pensato per usare il puntatore della periferica Move, ma volendo si può ripiegare sul joypad per muovere il mirino sullo schermo. La definizione Extended Cut, riferita alle aggiunte della nuova versione, deriva invece dalla verve cinematografica del gioco, una sorta di omaggio ai peggiori film di serie z, in un'operazione videoludica che ricorda un po' il progetto Grindhouse di Tarantino, con evidenti preferenze degli autori di Overkill verso Planet Terror e Robert Rodriguez. Mischiando splatter e Lovecraft con ogni genere di depravazione, House of the Dead è la parodia più esplicita e sboccata possibile del filone exploitation, che rivive nello stile, e nella grana, delle pellicole dell'epoca. Un salto citazionista negli anni '70 da morire dal ridere per chi ha lo stomaco abbastanza forte da digerire scene Schizzacervelli, ma anche ricco di contenuti per la gioia degli orfani dei vecchi rail shooter. Tra le modalità extra, ce n'è una, geniale, in cui durante i filmati bisogna sparare alle parolacce oscurate in modo da sbloccarle, prestando così il proprio grilletto alla lotta contro la censura.
RISE OF NIGHTMARES (Sega, per Xbox 360 Kinect)
Un pezzetto dello spirito di House of the Dead è finito anche in Rise of Nightmares, il gioco degli zombi per Kinect, la periferica di Xbox 360 dotata di sensori di movimento che tra corsi di ballo e palestre interattive ha trovato il modo di ritagliare uno spazio pure agli esperimenti di uno scienziato pazzo con l'hobby di rianimare i cadaveri. Il novello dottor West si chiama Viktor, alla Frankeinstein, e opera in Romania, dove Josh e Kate, una coppietta di sposi in crisi, ha deciso di trascorrere le vacanze, quando il treno su cui viaggiano deraglia catapultando in un incubo tutti i passeggeri. Rise of Nightmares alterna momenti d'azione, nei quali ci si sbraccia con violenza davanti alla tv per colpire i nemici, a fasi più da gioco d'avventura, mentre la macabra spirale di follia degli eventi, che offrono la scusa per passare in rassegna scene via via più disturbanti, rappresenta una sorta di grandguignolesco punto di incontro tra Re-Animator e Hostel, nella stravaganza delle produzioni più di nicchia del Sol Levante.
ATOM ZOMBIE SMASHER (Blendo Games, per Windows, Linux e Mac)
Gli zombi sono i protagonisti anche di uno dei più acclamati videogame indie del 2011, un tattico/strategico firmato da Brendon Chung e scaricabile a pagamento dai principali negozi di digital delivery, come Steam. In Atom Zombie Smasher si deve far fronte a un'invasione di morti viventi su larga scala, organizzando nei minimi dettagli l'evacuazione di una metropoli fittizia del Sudamerica degli anni '60. Con quel cinismo alla Defcon, inquadrando tutti dall'alto come semplici puntini colorati, persone e zombi, si piazzano sulla mappa barricate, mine per strada e cecchini sui tetti, ma si ordinano anche bombardamenti a tappeto e si distruggono interi quartieri provando, se non a debellare, almeno a tamponare l'epidemia per portare a casa un risultato positivo fatti i debiti conti tra perdite, salvataggi in elicottero ed eliminazioni. Grazie a missioni create dal computer in maniera procedurale, ogni partita ad Atom Zombie Smasher è diversa dall'altra e il divertimento virtualmente infinito, come quelle serate passate a giocare a Risiko! insieme agli amici.
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