Dalla Germania arriva, pubblicato dal Gruppo Editoriale Armenia, un romanzo di fantascienza scritto da uno dei maggiori autori del genere: Andreas Brandhorst. I figli dell’eternità (Kinder der Ewigkeit, 2010) sarà nelle librerie a fine di novembre.
L’autore narra che in un lontano futuro l’uomo, grazie a passi da gigante effettuati dalla scienza e dalla tecnologia (navi interstellari "superluminal" e lo sfruttamento di wormholes), si è espanso per l’universo. Inoltre grazie all'aiuto della nanotecnologia e dell'ingegneria genetica è stato in grado di fermare l'invecchiamento e il sogno dell'immortalità si è avverato. Ma questo dono non è dato a tutte le persone. Solo chi ha conseguito grandi meriti può ambire all'immortalità. E in questo contesto vive e lavora Esebian, il protagonista.
Ecco quanto è stato scritto dalla Armenia. Nella società interstellare governata dagli Egregi immortali, non tutti acquistano la vita eterna con il sistema dei meriti: coloro che nascono nei Territori Misti sono destinati alla morte sin dal principio. Tuttavia, nel mondo delle ombre, profittatori e ciarlatani sono pronti a rimuovere la presunta Macchia dalla struttura genetica in cambio di una congrua ricompensa, anche se il risultato non è sempre quello desiderato. Esebian ha scelto la via più radicale per raggiungere i Mondi Alti e ha accumulato i meriti per l’ascesa lavorando come assassino su commissione e nascondendosi dietro diverse identità. Poi ha deciso di non uccidere più e di diventare uno scienziato. Però, nel momento in cui viene costretto a eliminare El’Kalentar, il presidente del Direttorato degli Egregi, si augura che quest'ultima azione violenta gli spalanchi le porte dell’immortalità.
Ma chi può volere la morte di El’Kalentar? Un concorrente che mira a occupare la sua posizione? La rete clandestina Aurora, che combatte contro la discriminazione nei Territori Misti? Oppure i cosiddetti Maestri, esseri meccanici che, dotati di una straordinaria capacità di elaborazione dati, vegliano sul rispetto delle leggi sui Mondi Alti? Nonostante le esitazioni, Esebian porta a termine l’incarico. Ma la sua ricompensa non sarà l’immortalità…
L’autore. Andreas Brandhorst è nato nel 1956 a Sielhorst, nella Germania settentrionale, e ha iniziato a scrivere racconti già in tenera età. In seguito si è dedicato soprattutto a romanzi fantasy e di fantascienza. L'autore vive in Italia da vari anni ed è sposato con un'italiana. Lavora anche come traduttore freelance. Sino a oggi è stato tradotto un suo racconto I pescatori di Plancton (Futuro Europa n. 7 della Elara libri), e il Gruppo Editoriale Armenia ha pubblicato il romanzo esoterico Aion.
La quarta di copertina. In un futuro dominato dal progresso scientifico, gli esseri umani, dopo essersi sparsi in tutta la galassia, hanno stretto alleanza con numerose specie extraterrestri e, grazie all’impiego della biotecnologia, sono riusciti persino a vincere la morte.
Il che ci induce a pensare che tutto sommato sono tempi grami per il nostro eroe, un ex killer professionista, senonché all’improvviso a quest'ultimo viene commissionato un omicidio destinato a mutare per sempre il destino dell'universo...
Andreas Brandhorst, I figli dell’eternità (Kinder der Ewigkeit, 2010)
Traduzione Roberta Zuppet, Gruppo Editoriale Armenia, collana Fiction, pagg. 608, euro 18,50
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